[Colonna sonora del post: AFI - Love like winter]
Finalmente le decorazioni di Natale
sono fatte, e quest'anno ho pure un po' esagerato. Penso che se
qualcuno da fuori guarda verso la mia veranda pensa che sono una
pazza invasata, e non ho ancora messo le lucette nel balcone!
In pratica quando sono seduta nel
divano (cioè quasi sempre, a parte quando dormo nel letto), posso
vedere un'esplosione di luce! Verso la veranda abbiamo un arco
contornato da lucette splendide, a palletta, che si illuminano con
tutti colori diversi, la finestra decorata con lucette a forma di
fiocco di neve dell'Ikea più la scritta buon Natale e, ovviamente,
non può mancare l'albero, in stile peluchoso (anche la punta
stellosa dell'albero è sempre di peluche), coloratissimo e con
lucette a forma di stellina. Poi passiamo nel reparto tv, dove
abbiamo una bella ghirlanda con le alci e un calendario dell'avvento
a forma di albero di Natale e nel mobile vicino c'è il presepe,
quest'anno con il muschio vero.
Detta così sembra stupendo, in realtà
il periodo nataliazio è catastrofico sotto un punto di vista: i
gatti. E soprattutto uno, quello nero, che si chiama... bè, ha circa
mille nomi diversi (Schlange, Orochimaru, Ori, Fogna, Gatto stupido,
Senzavolto, Nero, Scendidalì, Nonmangiarequello, Mauro, Orochimauro,
Tiziano, ecc – non me li sto inventando adesso, ha davvero avuto
tutti questi nomi!), quindi continuerò a chiamarlo “quello nero”.
Dicevo, il periodo nataliazio la casa diventa una grande mangiatoia
per il nero.
Per tutto l'anno ci sono sempre piante che girano dentro casa, quando ne
vedo una carina mi dico sempre “ma si dai, la prendo, la tengo
sopra il mobile e sto attenta che il nero non la mangi”.
Puntualmente il giorno dopo lo sento che sta per vomitare dei
rametti.
La sua carriera da mangiatore di piante è iniziata poco
dopo che lo avevo preso al gattile, quando ha assaggiato l'erba
aglina (come l'erba cipollina, ma sa di aglio) e è stato spedito una
settimana in vacanza dal veterinario perché per giorni non mangiava
niente (cosa alquanto preoccupante). E' poi proseguita con piante di
peperoncino, mimosa, conifere varie, fiori, ecc. Ah si, l'erba gatta
ce l'ha avuta per mesi nella sua bella ciotola, ovviamente non l'ha
mai toccata.
Ecco, nel periodo di Natale ha un
banchetto extra: le ghirlande dell'albero. L'anno scorso vomitava
stelline dorate un giorno si e uno no. Una volta l'ho beccato che
aveva ancora la stellina appiccicata nell'angolo della bocca.
E quest'anno non si è ancora accorto
del muschio: suppongo che quella diventerà la sua mangiatoia
ufficiale!
Ma passando dalla pappa del nero alla
pappa per noi, eccovi un'altra variante del semifreddo: il Turron-nougat
semifreddo. Vi avevo già scritto come fare la base qui, in questo
caso aggiungete ai tuorli e allo zucchero il torrone sbriciolato (la
grandezza dei pezzi che ci mettete dipende dai vostri gusti, potete
ridurlo in polvere o farlo a pezzi, o metà e metà) e dei pistacchi
(io avevo aggiunto delle nocciole). Alla fine cospargete tutto con il
cacao. Buonissimo e facilissimo!
Voto: 8
La seconda ricetta devo ammettere che
non l'avevo fatta come c'era scritto nel libro... la ricetta si
chiama Pork and crackling ma a me è mancata la parte del crackling
perché ho usato solo la l'arista di maiale senza la parte che
diventa croccante (il grasso? la pelle sopra?). Quindi se voi volete
farla giusta, prendete la carne con il grasso? la pelle sopra? e,
nella parte dove non c'è il grasso? la pelle sopra? strofinate un
mix fatto con semi di finocchio, aglio e rosmarino. Poi mettete tutto
a marinare con aceto balsamico e olio per una mezzora. Intanto
prendete qualche ossa e mettetela ad arrostire nel forno. Dopo che la
carne ha marinato strofinate la parte con il grasso? la pelle sopra?
con il sale e mettete a cuocere. Jamie dice di cuocere la carne sopra
a una gratella, mettendo sotto una teglia per raccogliere i succhi di
cottura. E nella teglia si devono mettere anche le ossa arrostite, un
po' di verdure (sedano, carote e cipolle, ma penso che possiate
metterci quello che volete), quello che era rimasto della marinata e
mezzo litro d'acqua. Poi quando la carne si cuoce, colerà nella
teglia tutto il grasso e alla fine quindi vi ritroverete con una
bella salsetta. Ah si, tempi di cottura: circa un'ora a 220°.
Voto: 8
4 commenti:
Il tuo racconto sul gatto mi ha fatto morire!
Noi ne abbiamo due e ancora, da quando sono con noi, non abbiamo osato fare l'albero di Natale. Sono due flagelli.
Buonissime ricette!!
E' anche per i gatti che molte delle mie pallette dell'albero sono di peluche! Almeno se le fanno cadere non si rompono! =)
Pensa che ho avuto il tuo stesso problema con il mio gatto!! Se la prendeva con l'albero di Natale e tutte le decorazioni sopra.... ho risolto cambiando posto all'albero, adesso sta in salotto mentre prima in cucina:))) Vabbé sono così, sul momento ti arrabbi e il momento dopo ti passa e gli vuoi solo un gran bene!! Compimenti per le ricette!! Un abbraccio e buona domenica
Non si può rimanere arrabbiati a lungo con i pelosetti!! =)
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