mercoledì 11 dicembre 2013

FracooksJamie: Turron nougat semifreddo e Pork and crackling

[Colonna sonora del post: AFI - Love like winter]

Finalmente le decorazioni di Natale sono fatte, e quest'anno ho pure un po' esagerato. Penso che se qualcuno da fuori guarda verso la mia veranda pensa che sono una pazza invasata, e non ho ancora messo le lucette nel balcone!
In pratica quando sono seduta nel divano (cioè quasi sempre, a parte quando dormo nel letto), posso vedere un'esplosione di luce! Verso la veranda abbiamo un arco contornato da lucette splendide, a palletta, che si illuminano con tutti colori diversi, la finestra decorata con lucette a forma di fiocco di neve dell'Ikea più la scritta buon Natale e, ovviamente, non può mancare l'albero, in stile peluchoso (anche la punta stellosa dell'albero è sempre di peluche), coloratissimo e con lucette a forma di stellina. Poi passiamo nel reparto tv, dove abbiamo una bella ghirlanda con le alci e un calendario dell'avvento a forma di albero di Natale e nel mobile vicino c'è il presepe, quest'anno con il muschio vero.

Detta così sembra stupendo, in realtà il periodo nataliazio è catastrofico sotto un punto di vista: i gatti. E soprattutto uno, quello nero, che si chiama... bè, ha circa mille nomi diversi (Schlange, Orochimaru, Ori, Fogna, Gatto stupido, Senzavolto, Nero, Scendidalì, Nonmangiarequello, Mauro, Orochimauro, Tiziano, ecc – non me li sto inventando adesso, ha davvero avuto tutti questi nomi!), quindi continuerò a chiamarlo “quello nero”. Dicevo, il periodo nataliazio la casa diventa una grande mangiatoia per il nero.

Per tutto l'anno ci sono sempre piante che girano dentro casa, quando ne vedo una carina mi dico sempre “ma si dai, la prendo, la tengo sopra il mobile e sto attenta che il nero non la mangi”. Puntualmente il giorno dopo lo sento che sta per vomitare dei rametti.
La sua carriera da mangiatore di piante è iniziata poco dopo che lo avevo preso al gattile, quando ha assaggiato l'erba aglina (come l'erba cipollina, ma sa di aglio) e è stato spedito una settimana in vacanza dal veterinario perché per giorni non mangiava niente (cosa alquanto preoccupante). E' poi proseguita con piante di peperoncino, mimosa, conifere varie, fiori, ecc. Ah si, l'erba gatta ce l'ha avuta per mesi nella sua bella ciotola, ovviamente non l'ha mai toccata.

Ecco, nel periodo di Natale ha un banchetto extra: le ghirlande dell'albero. L'anno scorso vomitava stelline dorate un giorno si e uno no. Una volta l'ho beccato che aveva ancora la stellina appiccicata nell'angolo della bocca.
E quest'anno non si è ancora accorto del muschio: suppongo che quella diventerà la sua mangiatoia ufficiale!


Ma passando dalla pappa del nero alla pappa per noi, eccovi un'altra variante del semifreddo: il Turron-nougat semifreddo. Vi avevo già scritto come fare la base qui, in questo caso aggiungete ai tuorli e allo zucchero il torrone sbriciolato (la grandezza dei pezzi che ci mettete dipende dai vostri gusti, potete ridurlo in polvere o farlo a pezzi, o metà e metà) e dei pistacchi (io avevo aggiunto delle nocciole). Alla fine cospargete tutto con il cacao. Buonissimo e facilissimo!

Voto: 8


La seconda ricetta devo ammettere che non l'avevo fatta come c'era scritto nel libro... la ricetta si chiama Pork and crackling ma a me è mancata la parte del crackling perché ho usato solo la l'arista di maiale senza la parte che diventa croccante (il grasso? la pelle sopra?). Quindi se voi volete farla giusta, prendete la carne con il grasso? la pelle sopra? e, nella parte dove non c'è il grasso? la pelle sopra? strofinate un mix fatto con semi di finocchio, aglio e rosmarino. Poi mettete tutto a marinare con aceto balsamico e olio per una mezzora. Intanto prendete qualche ossa e mettetela ad arrostire nel forno. Dopo che la carne ha marinato strofinate la parte con il grasso? la pelle sopra? con il sale e mettete a cuocere. Jamie dice di cuocere la carne sopra a una gratella, mettendo sotto una teglia per raccogliere i succhi di cottura. E nella teglia si devono mettere anche le ossa arrostite, un po' di verdure (sedano, carote e cipolle, ma penso che possiate metterci quello che volete), quello che era rimasto della marinata e mezzo litro d'acqua. Poi quando la carne si cuoce, colerà nella teglia tutto il grasso e alla fine quindi vi ritroverete con una bella salsetta. Ah si, tempi di cottura: circa un'ora a 220°.

Voto: 8

4 commenti:

Letizia Cicalese ha detto...

Il tuo racconto sul gatto mi ha fatto morire!
Noi ne abbiamo due e ancora, da quando sono con noi, non abbiamo osato fare l'albero di Natale. Sono due flagelli.
Buonissime ricette!!

Fra Pinki ha detto...

E' anche per i gatti che molte delle mie pallette dell'albero sono di peluche! Almeno se le fanno cadere non si rompono! =)

marianna franchi ha detto...

Pensa che ho avuto il tuo stesso problema con il mio gatto!! Se la prendeva con l'albero di Natale e tutte le decorazioni sopra.... ho risolto cambiando posto all'albero, adesso sta in salotto mentre prima in cucina:))) Vabbé sono così, sul momento ti arrabbi e il momento dopo ti passa e gli vuoi solo un gran bene!! Compimenti per le ricette!! Un abbraccio e buona domenica

Fra Pinki ha detto...

Non si può rimanere arrabbiati a lungo con i pelosetti!! =)