mercoledì 12 dicembre 2012

Klare Rindsuppe (brodo di manzo)

Domenica ho fatto la prima ricetta del libro di cui vi parlavo la volta scorsa. Il libro si chiama Classic Austrian Cooking ed è scritto da una signora austriaca, Gretel Beer. E' un vecchio libro senza figure, solo ricette, ma già dall'inizio si vede che sono ricette classiche, tramandate di generazione in generazione. Il capitolo dei dolci poi prende un terzo del libro, come quasi tutti i libri di cucina austriaci, cosa che mi rende sempre piena di gioia!

Comunque, la prima ricetta del libro è la Klare Rindsuppe cioè Brodo di manzo. Niente di così particolare, è un semplice brodo, però in fondo alla ricetta ci sono delle indicazioni su cosa aggiungerci e una di queste mi ha proprio incuriosito dato che non l'avevo mai provato nel brodo: un uovo. Più semplice di così non si può: nel piatto mettete l'uovo crudo e sopra ci mettete il brodo caldo, in modo che il calore farà diventare l'uovo come l'uovo in camicia. Davvero ottimo! La ricetta ve la metto alla fine dei miei soliti sproloqui!

Durante la settimana ho preparato altre cose tirolesi:

il Leberkäse, che non è altro che un wusterone cotto al forno. In Austria si trova praticamente ovunque (almeno dove sono andata io) ed è anche economico. Nelle macellerie o nelle rosticcerie o anche in qualche bar che fa il pranzo, ce l'hanno lì, bello pronto e caldo, lo tagliano e ti ci fanno un bel panino, dal costo veramente irrisorio: 1.50 euro più o meno! Non l'ho mai pagato più di 2 euro!





Questa è stata una mia merenda: yogurt alla nocciola (che sapeva veramente di nocciola) insieme ai Nussini, dei dolcetti con dentro una specie di crema alla nocciola. Dico "una specie di" perché per noi la crema alla nocciola è la Nutella, mentre questa è più una pasta di nocciole che sa di nocciole! Quindi una merenda nocciolosa!







Queste sono dei croissant mooolto carini con dentro una crema alla vaniglia, buoni e soffici e in più hanno una confezione proprio carina!












Questa è stata una vera scoperta, è buonissimo!
Avrete provato di sicuro quei bicchierini che si trovano al supermercato alla cioccolata con sopra quella specie di panna, ecco, questi sono simili ma con una crema al pistacchio! Io adoro il pistacchio, quindi quando li ho visti non ho saputo resistere!






Questo è un miele che ho comprato in un mercatino a Lienz. C'era una ragazza che aveva un banchetto con tutti i mieli, saponi al miele e altre mille cose sempre al miele. Io ci ho comprato un miele da regalare, un burrocacao alla pappa reale e questo miele qua. Anche in questo caso non ho proprio saputo resistere alla confezione...














Questi biscotti... che dire, erano trooooppo buoni! Non dovrebbe essere nemmeno così difficile rifarli: erano biscotti normali con semi di papavero, il ripeno era una marmellata mi sembra ai frutti di bosco e poi ovviamente andrebbero intinti nella cioccolata! Come avrei voluto comprarne 4-5 confezioni! Chissà perché ne ho presa solo una...





Per oggi basta cose tirolesi, mi sta riprendendo fame! Anche perché mentre ripenso con nostalgia alla mia vacanza, il Natale sembra incombere sempre di più e io ovviamente non ho nemmeno cominciato a fare i regali. Quest'anno ho fatto parecchi regali a me stessa (soprattutto libri!) e forse è arrivato il momento di pensare anche agli altri per non ritrovarmi, come al mio solito, a fare tutto di fretta il 23 dicembre. Voi siete di quelli che fanno i regali con un mese di anticipo o vi riducete all'ultimo come me?
Io mi riduco sempre all'ultimo, purtroppo non solo per i regali, ma per tutto. Tutto. Infatti è strano che il mio albero di Natale sia già bello e pronto qui vicino a me, con le lucette che luccicano e le decorazioni che decorano. Conoscendomi pensavo che l'avrei fatto il 24 sera. Il presepe invece ancora non c'è, ho paura che i miei gatti se lo mangino se lo faccio. Già hanno deciso che vogliono papparsi l'albero (che è finto, quindi non so perché si ostinano a masticare aghi di pino di plastica), non oso pensare cosa faranno quando si troveranno di fianco un bel mucchio di muschio. Ci metteranno sopra un paio di pomodori, una spruzzata di sale e pepe e inizieranno il loro cenone di Natale con una bella insalata!

Vi lascio con la ricetta di oggi, che comunque non è proprio uguale a quella scritta nel libro, diciamo che l'ho fatta un pò più sbrigativa!

KLARE RINDSUPPE

Ingredienti
500 g carne da brodo
1 osso
1 cipolla
2 carote
1 costa di sedano
1 peperone
1 pomodoro
1 porro
sale e pepe

Iniziate facendo rosolare nella pentola la carne e l'osso. Nel frattempo tagliate tutte le verdure. Aggiungere alla carne, le cipolle tagliate a metà, mettendole con il lato tagliato verso il basso, e aspettare che si siano dorate. Aggiungere le altre verdure e circa 2 litri d'acqua. Portare a bollore e poi abbassare il fuoco; lasciar sobbollire per circa 2 ore. Alla fine filtrare il brodo e rimetterlo sul fuoco per scaldarlo.
Poi se volete potete provare a mangiarci l'uovo come ho fatto io: mettete nel vostro piatto un uovo crudo e versateci sopra il brodo caldo. Buon appetito!

venerdì 7 dicembre 2012

Pappe austriache

Oggi vi inzio la carrellata di cose comprate in quel paese meraviglioso che è l'Austria, ma prima volevo un pò farvi capire la mole di roba che ho riportato a casa da un semplice viaggio di 4-5 giorni. Una volta arrivati a casa avevamo la sala invasa dalle buste e quindi ho iniziato ad avere paura che non saremmo mai riusciti a sistemare tutto. Poi ci sono pure le date di scadenza, cosa che si deve tenere in considerazione, non è che potevo schiaffare tutta quella roba nella dispensa a casaccio, che poi tra l'altro non sarebbe nemmeno stato da me... buttare tutto da una parte senza una catalogazione? No grazie, non è nel mio stile. Quindi abbiamo diligentemente diviso tutto per mese di scadenza. Ma non è finita qui. Armati di foglio, penna e adesivi, abbiamo numerato tutto, appiccicato il foglietto con il numerino nelle cose da mettere in credenza e abbiamo scritto nel foglio a cosa corrispondeva il numero, così possiamo trovare le cose facilmente. Un'oretta di lavoro e avevamo fatto, adesso avrò materiale sufficiente per un anno.
Però inizio a farvi vedere il mio primo Gugelhupf che avevo fatto prima di andare in vacanza.
Il Gugelhupf è un dolce tipico tedesco-austriaco-svizzero-tirolese e mi sa che esiste anche in Slovenia, Polonia e altri stati, ovviamente ognuno lo chiama a modo suo. Io ho comprato lo stampo apposito, però mi sa che le dosi per la ricetta erano per uno stampo più piccolo (che ho poi comprato quando sono stata in Austria), infatti è rimasto basso, tipo ciambella. Comunque era buono e è piaciuto a tutti, quindi ricetta riuscita!
Questa è una foto di com'è dentro, io ho fatto la versione bigusto, ma penso che esistano mille varianti!
E passiamo invece alle mie compere austriache! Questo è un donut, in pratica una ciambella. Al primo morso ho avuto anche una graditissima sorpresa:
aveva un ripieno di cioccolata! Buonissima! E la confezione da 2 avrà costato massimo 1 euro e 50!
Passiamo poi ai tipici knödel (o canederli). Questi sono dei knödel un pò particolari, almeno per me. Io ho sempre mangiato quelli classici tondi, invece questi erano piatti e arrostiti. Li ho trovati in un mercatino a Lienz, da una signora che ne aveva tanti altri tipi, sono stata indecisa fino all'ultimo se prendere questi o se prendere la versione classica al gorgonzola, ma dato che il consorte non gradisce molto il formaggio ammuffito, ho optato per i canederli piatti. Che poi non capisco mai quest'avversione per il gorgonzola. Si vabbè, ha una muffetta sopra, ha delle venature verdi e di sicuro il cervello associa il sapore un pò muffoso con "pericolo! pericolo!", ma su, è BUONO! Tanto che una volta ci ho fatto dei biscotti-crecker che sono stati apprezzati anche da chi non ama il gorgonzola. Il segreto è sempre quello che usava mia nonna per farmi mangiare il minestrone con il parmigiano da piccola: non mi diceva che c'era il parmigiano e io lo mangiavo. Mi sono accorta dopo anni che in realtà ce lo metteva tutte le volte, il parmigiano. Adesso il minestrone lo mangio solo con uno strato di parmigiano sopra! E pensandoci bene, ero proprio la regina dell'incoerenza, perché è vero che non volevo il parmigiano nel minestrone, però mia nonna ci metteva dentro le croste e io le adoravo (le adoro anche oggi veramente), quindi non capisco proprio quel'era il mio problema con una spruzzata di parmigiano. Bo, vai a capirli i bambini...
Ma finiamo la carrellata con un gugelhupf comprato in un supermercato: al cioccolato, con dei pezzetti di cioccolato dentro e ricoperto di cioccolato e zuccherini! Pensavo che sarebbe stato un mattone assurdo, invece era morbidissimo, buonissimo! Insomma, devo riprovare a farlo per avere una consistenza simile a questa!
Dalla prossima volta inizierò con qualche ricetta di un libro che ho appena comprato da Amazon.co.uk e a proposito di questo volevo fare una breve recensione sull'amazon inglese. Premetto che non ho mai comprato su quello italiano, quindi non posso fare un paragone obiettivo, però io quello inglese ve lo consiglio vivamente. Mi sono sempre trovata bene, le cose mi sono sempre arrivate prima di quanto mi aspettassi, pensate che il libro in questione doveva arrivarmi il 14 dicembre e mi è arrivato il 5! E' un libro usato tenuto benissimo, tra il libro e le spese di spedizione ho pagato 7 euro! Pensate che su amazon italiano il prezzo più basso (esclusa la spedizione) è 22.94 euro, mentre in quello inglese il libro senza la spedizione era a poco meno di 2 sterline. Evviva gli inglesi!

sabato 1 dicembre 2012

I 5 motivi (più uno) per andare in Austria

Eccomi tornata! In questo periodo mi sono fatta una vacanzina, e dove se non nel posto dove mi piacerebbe andare a vivere? In realtà non è proprio esatto... non sono stata in Austria ma in Alto Adige, in un paesello a 5 minuti dal confine austriaco (San Candido o Innichen), il che in pratica è come stare in Austria. Poi ovviamente in 5 giorni ho fatto Italia-Austria circa 4 volte...
La vacanza è stata giustificata inizialmente dal classico "ho bisogno di un periodo di pausa, sono stanca", seguito da un "dato che a San Candido ci vado sempre d'estate, vorrei vedere per una volta com'è l'ambiente in un periodo non-turistico". La realtà è che volevo comprare libri di cucina austriaca. E quindi parto subito dal mio bottino.
Tutto rigorosamente in tedesco che ovviamente non conosco... Ma lo sto studiando (sono a Ich bin Francesca, Danke, Bitte, eine Sachertorte danke, insomma tutte cose di fondamentale importanza) e quindi i libri mi servono anche come esercizio.
Ma insomma, perché proprio l'Austria? Ci sono vari motivi, ed ovviamente ve li elecherò tutti.
1. Partiamo con il fatto che gli austriaci hanno una pasticceria FA-VO-LO-SA. Non vi ho messo la foto della classica Sacher perché era troppo scontata, infatti devo ammettere che è uno dei dolci che mangio di meno quando vado là. Intendiamoci, è buonissima, però è come se uno viene in Italia a mangiare la pizza e si mangia tutte le volte la margherita. E' buona ma ce ne sono altre milioni buone come quella e anche più buone. Quella della foto è alle nocciole mi sembra (NussTorte mi dà l'idea di nocciole...) ma vogliamo parlare della Mozart Torte o di altre dolcetti con sopra i frutti di bosco? E soprattutto, vogliamo parlare del fatto che per assaggiare queste delizie non dovete per forza farvi togliere mezzo litro di sangue per comprarle in pasticceria ma con poco più di un euro ve ne potete prendere una fetta al supermercato? Verso l'ora di chiusura al supermercato una bella fetta di Sacher costava 95 centesimi!
2. Il tempo. Questo magari vale solo per i paesi in montagna, però rispetto a dove sto io, il tempo là è decisamente migliore. D'estate qui si muore dal caldo, c'è il sole cocente e io sono 2 estati che non riesco a muovermi quando la temperatura sale sopra i 30 gradi. E' troppo soffocante. Vai a San Candido o a Lienz e si, c'è il sole, si sta bene in canottiera, ma si sta bene, non si soffre. D'inverno poi... per me che adoro la neve non c'è paragone. Qui devo fare la danza della neve e partendo da adesso forse verrò esaudita verso febbraio. Là nevica anche adesso. E il freddo è proprio diverso: quando sono arrivata lassù c'erano meno 2 gradi, stavo con il cappotto invernale ma si stava bene. Sono tornata a casa, ieri sera c'erano 10 gradi, mi si sono congelati i piedi e stavo morendo di freddo. Decisamente meglio l'aria di montagna.
3. Io sono una che cerca sempre delle cose carine e simpatiche da comprare-mangiare, ma in Italia faccio difficoltà. Non per niente mi piace il Giappone, patria delle cose inutili ma carinissime. L'Austria non è decisamente ai livelli dei giappici, però di cose carine ce ne sono eccome, e a prezzi veramente bassi. Per esempio questi erano dei mini-coni con dentro una specie di meringa e ricoperti di cioccolato. Bè, la confezione da 5 costava 10 centesimi! Per non parlare di altre decorazioni per dolci fatte di ostia, bellissime, sempre a 10 centesimi. Se poi siete amanti dei prodotti da bagno non potete farvi sfuggire la catena dm che vende di tutto a prezzi davvero imbattibili. Davvero, è una pacchia fare spesa lì! E non dimentichiamoci che in Austria c'è una delle fabbriche della Loacker, dove fanno il latte macchiato più buono che abbia mai assaggiato! Forse perché dentro ci mettono dentro un pò di crema-alla-nocciola-Loacker, non saprei....
4. L'atmosfera natalizia è imparagonabile a quella che c'è qui da noi. E poi dicono che l'Italia è religiosa e attaccata al Natale... Questa è la foto del municipio (almeno penso) di Lienz, trasformato per l'aoccasione in un calendario dell'avvento gigante! Poi certo, i mercatini di Natale sono famosi in tutto il mondo, nemmeno sto a parlarne! Ma davvero, anche se ci sono andata la settimana scorsa e quindi eravamo ben lontani dal Natale, non si respirava aria, ma spirito natalizio!
5. Si mangia BENISSIMO! La cucina tirolese è una cosa spettacolare. Knödel, spätzle, tutti i vari tipi di wustel, avrò preso 4 chili i 5 giorni! Nella foto potete vedere un bel piatto di gnocchi fatti con patate blu e con un sugo di finferli, buonissimi! Di secondo c'era del gulash con le costine al forno... a pensarci mi vengono ancora le lacrime agli occhi per quanto erano buone!

Ed ecco i motivi che mi spingono verso questo paese che ci sta così vicino ma che non suscita l'interesse di molti italiani, chissà perché! Io poi mi sono spinta solo verso la parte tirolese dell'Austria, ma me ne sono innamorata! Infatti oltre ai motivi che vi ho elencato (tutti validissimi) c'è anche un altro nonsoche, quel qualcosa di indefinito che si prova quando si arriva in un posto nuovo e si impara a conoscerlo, un qualcosa che non riesci a mettere a fuoco completamente ma che ti spinge a tornare in quel posto una volta, poi un'altra ancora, e quando sei lontana ti fa desiderare di essere lì. Spero di tornarci presto, magari a Natale con la neve! E intanto mi sono portata a casa QUALCHE (che eufemismo!) ricordino che vi mostrerò a partire dal prossimo aggiornamento!

giovedì 8 novembre 2012

Quale sarà la mia meta, Fisse e Cupcakes con burro d'arachidi

Solo un breve post per anticiparvi qualcosa sul cambiamento che avverrà su questo blog. Come accennavo la vosta scorsa, la voglia di trasferirmi all'estero ce l'ho da quando avevo 13 anni ma purtroppo non ho mai coronato quel sogno. No, non lo coronerò nemmeno a breve, non sono in procinto di trasferirmi da qualche parte del mondo da un giorno all'altro (purtroppo!). Però vorrei provare ad avvicinarmi di più a quella che (spero) sarà la mia meta futura. Ne ho cambiate tante nella mia mente, di mete future, alcune erano frutto di mode giovanili, altre erano decisamente troppo difficili da raggiungere; adesso però ne ho scelta una che potrebbe soddisfarmi.

Ecco allora che viene fuori la parte più assurda di me: il mio cervello entra TOTALMENTE in fissa per una cosa.

E qui potrei aprire una bella parentesi: questa cosa l'ho presa sicuramente da mio padre. Nel corso degli anni ha avuto varie fisse e quando gliene prendeva una non lo fermava nessuno. E continua anche adesso! Tra le migliori si possono ricordare:

- la fissa per il computer: quando ero piccola avevamo il computer in camera mia e mio padre stava fino a tarda notte davanti allo schermo a fare non so cosa, per ore e ore! Parliamo dei tempi in cui non c'era ancora Windows, ma c'era quella bella schermata iniziale del dos, tutta nera, in cui dovevi digitare non so quali strani comandi solo per far partire un giochino con 5 colori e dove il pupetto poteva o andare avanti o saltare. Detto così sembra che io abbia 60 anni, dato che sembra di parlare della preistoria! In realtà ne avrò avuti 10 si e no e penso che tra tutti quelli che conosco siamo stati i primi ad avere un computer! La fissa è continuata per anni e anni, avremo cambiato mille computer per avere sempre il migliore, a un certo punto avevamo 4-5 hard disk, poi addirittura 2 computer collegati allo stesso schermo! Insomma, casa mia è sempre stata all'avanguardia per la tecnologia dei computer!

- la fissa per la marmellata di ciliegie: questa è stata breve, ma ha permesso a mio padre di comprare un supersnocciolatore di ciliegie direttamente dalla Francia! Vi chiederete "e perché proprio dalla Francia, non poteva comprarlo in Italia?" Ehhh no! In Italia c'erano solo snocciolatori che snocciolavano una ciliegia alla volta, il supersnocciolatore francese invece ne snocciolava 2 alla volta! Un risparmio del tempo non indifferente dato che in campagna avevamo un albero di ciliegie che ne aveva fatte chili e chili di ciliegie!

- la fissa per i balli caraibici: in quel periodo, ogni volta che tornavi a casa c'era musica caraibica di sottofondo, a un certo punto della serata poi mio padre e mia madre si mettevano a provare le figure dei balli cercando di coinvolgere anche me e mia sorella (che però fuggivamo via!).

- la fissa per i liquori: questa continua ancora oggi e ci permette di gustare ogni tipo di liquore immaginabile! Dal classico liquore al basilico, a quello alla liquirizia, abbiamo avuto quello al melograno, alle noci, alle more, a un mix di erbe, all'arancio, all'arancio amaro, all'arancio acerbo, fino ad arrivare al mio preferito, quello alle giuggiole. Insomma, mentre gli altri sono costretti ad andare al supermercato a comprare questi liquori (che poi non è che si trovano molto in commercio), io devo solo aprire un mobiletto di casa e scegliere!

- la fissa per il legno: anche questa è ancora in corso. Voi immaginatevi uno strumento qualsiasi per lavorare il legno. Ma uno qualsiasi. Mio padre ce l'ha. A parte le cose classiche (quei cosi per segare, altri mille attrezzi da officina del legno, ecc ecc), volete per caso un goniometro o una riga che vi segna alla perfezione i millimetri perché ci sono dei buchi dove potete metterci dentro la matita proprio nel millimetro preciso? Lui ce l'ha. Volete una sega che vi taglia il legno con un disegno scelto da voi e che quindi deve essere collegata a un computer? Lui ce l'ha!! In pratica è un laboratorio del legno, ovviamente le cose che qui non si trovano le ordina su internet dai posti più disparati del mondo, infatti ha delle cose che qui in Italia avranno lui e lui!

Ok, io sono così quando mi prende una fissa. Quindi adesso che ho scelto quale sarà la mia meta, tutto girerà intorno a lei. Oggi inizio un corso di lingua (ovviamente la lingua della mia futura meta) e ieri ho comprato un libro di cucina tipica della mia meta. Ed ecco quindi che arriviamo al mio blog: dal prossimo post ho deciso di incentrare Polpette Rosa sulla mia futura meta, che continuo a chiamare genericamente "meta" perché non voglio ancora svelarvi qual'è! Però come dicevo prima vorrei intanto avvicinarmi un pò a lei, vorrei portare un pò di lei a casa mia e, grazie al blog, anche a casa vostra.

Chi indovina quale può essere questa meta? Su su, buttatevi!

Intanto non fatevi ingannare dalla foto di oggi, i cupcakes con ripieno di burro d'arachidi non c'entra niente! Sarebbe stato troppo facile indovinare, questi dolcetti gridano da ogni loro ingrediente: AMERICA! Ma no, non sono così banale! Comunque se volete, provate a farli questi cuppy, basta prendere una ricetta qualsiasi di cupcake e una volta fatto l'impasto versarne metà nei pirottini, mettere in ognuno una pallina di burro d'arachidi (passata un pochino nella farina giusto per dargli una forma) e poi coprire con l'altro impasto.

A presto!

lunedì 5 novembre 2012

Semifreddo ai fichi e miele (n.66) e Voglia di trasferirsi

Ho sempre pensato che mi sarei trasferita un giorno o l'altro. Non ho mai pensato che sarei rimasta qui in Ancona. Non perché non mi piaccia... è vero che non sono mai stata molto patriottica, però penso che sia normale sentire un senso di appartenenza alla città dove sei nato e cresciuto. Impari davvero a conoscerla una città, quando ci vivi per tanto tempo. Nessuno, tra le persone che vengono da fuori e si trovano qui di passaggio, conosce davvero Ancona, soprattutto quando ci vieni con dei pregiudizi. Come ogni città ha lati positivi e negativi, però per chi non è di qui è davvero difficile avere un quadro preciso e si rischia di cadere nella trappola dei luoghi comuni o delle banalità. Senza contare che trovo sempre di cattivo gusto criticare una città o un paese che ti ospita. Del resto, nessuno ti impone di trasferirti, puoi benissimo restartene a casa tua!
Per questo penso che sarei un'ottima candidata per integrarmi ovunque. Difficilmente do giudizi affrettati alle culture diverse dalle mie e fortunatamente sono una persona che riesce a trovare del buono praticamente ovunque. Penso che chi si trasferisce, soprattutto all'estero, deve essere una persona molto aperta e deve tenere a mente una cosa principalmente: tu sei ospite, l'hai deciso tu di trasferirti, quindi è inutile continuare a vantarsi del fatto di essere italiani, di avere la cucina migliore del mondo, di avere la lingua più bella, di avere il mare più bello, di essere più socievoli, ecc ecc. Se l'Italia ti piace, restaci. Quando lasci la tua nazione (ma anche la tua città) devi adeguarti. Nel paese dove andrai ci sarà un'altro tipo di cucina (e non è detto che sia peggio di quella italiana), un'altra lingua (e non è detto che sia più brutta di quella italiana), un altro mare o delle belle montagne, un'altra tipologia di persone, ecc ecc. Insomma, ogni paese è diverso e penso che sia doveroso rispettarlo. Magari in Italia trovi i tortellini più buoni del mondo, ma in Giappone puoi trovare il sushi più buono del mondo e in Austria puoi trovare la Sachertorte più buona del mondo. Restare chiusi e pensare di abitare nel paese più bello del mondo non è certo un sinonimo di intelligenza.
Comunque, tornando al fatto di trasferirisi all'estero, non è che tutti hanno questo desiderio. Secondo me è una cosa innata, o ce l'hai o non ce l'hai. Conosco tanta gente che ce l'ha e altrettanta che non ce l'ha. Io ovviamente ce l'ho sempre avuto, è da quando sono piccola che sogno di trasferirmi. Ho cambiato idea mille volte su dove mi piacerebbe andare, nella mia mente sono passata per l'Europa, per arrivare all'Asia, passare in America e tornare in Europa.
Chissà se alla fine ce la farò!
Voi invece? C'è un posto dove vi piacerebbe vivere?

Vi lascio con la ricetta di oggi, una ricetta che inseguivo da circa un anno perché mi servivano i fichi e ho dovuto aspettare fino a questa estate per trovarli!

INGREDIENTI (per 12)
1 stecca di vaniglia
55 g di zucchero
4 uova
sale
500 ml di panna
300 g di fichi secchi
3 cucchiai di miele
6 fichi freschi

Preparate 3 ciotole. Nella prima sbattete i 4 tuorli, lo zucchero e i semini della vaniglia. Nella seconda montate i 4 albumi con un pizzico di sale. Nella terza montate la panna. Poi tritate i fichi secchi aggiungendoci il miele e alla fine tagliate a pezzi anche i fichi freschi. A questo punto mettete tutti i fichi (sia quelli secchi che quelli freschi) nella ciotola dei tuorli, poi aggiungete gli albumi montati e mescolate e alla fine aggiungete la panna e mescolate tutto. Trasferite tutto questo impasto in un contenitore e mettete in congelatore fino a che non si rassoda. State attenti a non assaggiare troppo prima di mettere in congelatore, una cucchiaiata tira l'altra!

domenica 21 ottobre 2012

Patate con salsa verde (n.64 e n.65) e Vino o birra

Siete più tipi da vino o da birra?
Si ok, dopo mesi di assenza forse non è la frase migliore con cui iniziare un nuovo post. Fa molto "alcolizzata". E non c'entra niente con la foto che vedete qui sopra. Però è da una settimana che mi capita di pensare al mio rapporto con il vino. E' passato dall'essere un rapporto di completa indifferenza, a quello di una storia d'amore incondizionata, per poi trasformarsi in un rapporto di odio. Questo in poche parole.
Se volete la storia più dettagliata eccovela qui.

Fase 1: completa indifferenza. Bè ovvio, a 10 anni una delle poche cose che mi ricordo associate al vino, sono nonni e zii che durante le cene provavano a riempirti il bicchiere con l'immancabile "ne vòi un goccetto? Dai che te fa bè!". Ma ho sempre rifiutato qualsiasi alcolico fino alla veneranda età di 15 anni.
Fase 2: amore incondizionato. Nel senso che non mi importava quale vino, rosso o bianco, buono o cattivo. Erano gli anni delle prove di alcolicità e tutto quello che si faceva era ritrovarsi a chiacchierare sedute sopra delle scale con un bottiglione di vino e una fetta di dolcetto della nonna, alle 11 di sera. L'amore è cresciuto sempre di più, sempre di più, fino a che si è trasformato.
Fase 3: rapporto di odio. Non ne potevo più di bere il vino e quindi ho semplicemente smesso. Per anni non ho toccato una goccia di vino, mi faceva veramente schifo. Dopo anni di lontananza le cose sono iniziate e cambiare.
Fase 4: fase di crociera. Adesso non lo odio ma nemmeno lo amo. Se è un vino che fa schifo non lo bevo, se è buono si. Mi piace pensare di essere un pò maturata (mah, non saprei!).

Ma in definitiva non posso ritenermi di certo un'amante del vino, infatti non so perché in questo post ho deciso di parlare del vino, ci sono altre mille cose che mi piacciono di più, tipo la birra. Quella con la birra è stato un rapporto molto più lineare.

Fase 1: amore
Fase 2: amore
Fase 3: amore
Fase 4: amore

E' iniziato con mio padre che a cena me ne faceva assaggiare un goccetto ed è proseguita con me che ne bevevo litri e litri. Insomma, io e la birra non abbiamo mai avuto alti e bassi. Magari mi sono posata come una farfalla prima sulle birre bionde, poi su quelle scure, poi su quelle rosse, per poi svolazzare allegramente su quelle bianche (che per me hanno un vago sentore di banana, ma a quanto pare sono l'unica che lo sente!).
Ma in definitiva penso che uno dei modi per catalogare le persone sia dividerle in "tipi da vino" e "tipi da birra". Ma qual'è il classico tipo da vino? E il classico tipo da birra? I prossimi giorni farò le mie indagini, poi vi farò sapere. Intanto potete dirmi anche voi cosa ne pensate!
Ah si, le patate con la salsa verde! E vi trovo anche il collegamento con vino e birra!
Avete presente quando passate una seratina tra amiche a sorseggiare un buon bicchiere di vino (tradotto: avete presente quando tornate a casa alle 5 di mattina dopo aver passato la serata a bere bere bere bere e tra una bevuta e l'altra ci avete messo anche qualche altra bevuta)? I miei ricordi di quelle serate finiscono sempre con me e mia sorella che varchiamo la porta di casa e andiamo in cucina alla ricerca di qualcosa da mangiare (possibilmente carboidrati, una delle cose migliori era quando erano avanzate le fettine fritte, io ne prendevo una e mia sorella diceva "ma Fraaa, cosa fai, non puoi mangiarla adesso, sono le 5 di mattina!" e nel frattempo ne stava già addentando due insieme). Bè, penso che se ci fossero state queste patate le avrei mangiate volentieri.

LA RICETTA IN BREVE
Lessate le patate e nel frattempo preparate la salsetta tritando aglio, capperi, acciughe, prezzemolo, basilico, menta. Aggiungete un pò di senape, olio e pepe e mescolate tutto. Molto saporita, di sicuro potete usarla per un sacco di altre cose ma con le patate era buonissima!

Insomma, siete tipi da vino o da birra?


martedì 14 agosto 2012

Ricette di maggio

Quando arriva il tempo delle vacanze capisco quanto sono legata alla mia routine. Io e Sergio abbiamo sempre la possibilità di stare in un paesello di montagna ai confini con l'Austria per 10-15 giorni, invece torniamo a casa dopo 5 giorni! Lì è tutto bello, ci sono dei bei monti, si mangia benissimo (e tantissimo!), però... si, mi manca sky e internet! Non sono mai stata un'amante della natura, preferisco di gran lunga la città e soprattutto mi piacciono le comodità. E poi la cucina, in vacanza non posso cucinare come voglio e questo riduce la vacanza di sicuro di 3-4 giorni. Quindi appena tornaata a casa mi sono rimessa ai fornelli anche se le foto di oggi risalgono a maggio!

Ed eccovi quindi una nuova carrellata di foto!
Questa è una crostata cioccopere moolto buona! Se volete sapere come si fa potete andare a vedere il mio video!
Questi sono dei nidi di pasta, lo stesso molto buoni e facilissimi da fare! Anche in questo caso se volete sapere come si fanno cliccate qui!
Questi invece sono i pancakes, il frutto del mio primo video! Sono buonissimi e grazie a loro ho assaggiato per la prima volta lo sciroppo d'acero che avevo a casa da un pò dato che me l'aveva portato mia sorella dal Canada. Buonissimi!
Passiamo alla ricetta numero 63 di Jamie, le tagliatelle with peas, broad beans, cream and parmesan, in pratica tagliatelle con piselli, fave, panna e parmigiano. Buonissime, come tutte le ricette di Jamie!
Queste erano davvero ottime e anche in questo caso potete guardarvi il video! Sono dei muffin al lime e semi di papavero, la glassa non era prevista dalla ricetta originale ma ci stava bene!
Finiamo con questi tortini bicolor, molto buoni e cioccolatosi!

Per oggi basta, a presto con un nuovo aggiornamento!

venerdì 27 luglio 2012

Ricette di marzo e La vita con 2 gatti

Non mi ricordo se l'ho mai scritto nel blog, ma ho 2 gatti. O meglio, ho 2 lepri in giro per casa. Non sono arrivati da molto: c'è Neko che è il più grande, che è arrivato a marzo, direttamente dal gattile. Quando abbiamo deciso di prendere un gatto siamo andati a vedere tutti i siti dei gattili delle Marche per vedere se ce n'era uno che ci piaceva. Ne cercavamo uno bianco e grigio. Alla fine abbiamo deciso di prendere un appuntamento al gattile di Ancona e siamo andati a scegliere il nostro gatto. Anzi, noi PENSAVAMO di essere partiti per scegliere il nostro gatto, ma in realtà non è mai l'uomo che sceglie il gatto, è il gatto che sceglie con chi vuole stare! E così è stato anche per il secondo gatto, dato che dopo il primo ci siamo talmente innamorati di lui che non potevamo non prenderne un altro. Il secondo è arrivato un mesetto fa. Ne volevamo uno bianco e grigio? Bene, ne abbiamo uno tigrato e uno nero. Noi non abbiamo scelto proprio niente. La prima volta siamo entrati al gattile e Neko si è arrampicato nella gamba di Sergio: ci aveva scelto lui, non c'è stato niente da fare. La seconda volta ci eravamo andati perché avevo visto un gatto rosso stupendo, ma quando siamo entrati Orochimaru mi è saltato sopra le spalle: ci aveva di nuovo scelto lui e siamo stati costretti (dalla sua insistenza a rimanermi sopra le spalle) a portarci a casa lui.
Dopo un paio di giorni hanno fatto amicizia, e adesso sono loro i padroni di casa. Stai cucinando? Eccoli che arrivano a reclamare la loro parte di cibo. Lavi i piatti? Stanno a guardare dal bordo del lavandino. Entri in cucina per bere? Arrivano subito a vedere cosa fai, non si sa mai, magari metti qualcosa fuori posto! Ti avvicini a dove teniamo le loro scatolette? Arrivano al galoppo! Ti metti a studiare? Non ci pensare minimamente, o si stendono sopra i tuoi libri o iniziano a masticare la tua penna, o entrambe le cose insieme! E' arrivata la sera e vuoi dormire? I tuoi gatti non avranno mai sonno quando ce l'hai tu, quindi iniziano a trottare sopra il letto e a fare la lotta con i tuoi piedi!
Chissà perché ci ostiniamo a tenere dentro casa questi animalacci... forse dopo un pò che vivi con un gatto capisci che la domanda giusta è: perché LORO si ostinano a tenere te dentro casa loro!

Passiamo alla parte cibareccia!
Questi sono dolcetti vari che avevo fatto per la festicciola all'uni! Mi sembra di aver preso le ricette per tutti da un libro di Nigella, sono tutti semplicissimi da fare, velocissimi e buonissimi!!
Poi abbiamo dei muffin cioccoarancia, tra i muffin che ho provato sono stati tra i migliori, ma ancora non è il muffin perfetto... un giorno lo troverò!!
Qui abbiamo dei pancake alla ricotta! Non mi ricordo proprio dove ho preso la ricetta... Sono stati i miei primi pancake e prima che ne riuscisse bene uno ci sono state varie e numerose prove, non mi ricordo bene ma mi sembra che il primo decente sia uscito al tentativo numero 11! Però erano proprio buoni, poi con lo sciroppo d'acero erano davvero spettacolari!
L'ultimo è il panfrutto. Altra ricetta di Nigella! Devo dire che a me la frutta candita fa proprio schifo, infatti pensavo che non mi sarebbe piaciuto per niente, invece come succede tante volte in cucina, mi sbagliavo di grosso! Era proprio buono!

Piano piano sto finendo di fare gli aggiornamenti che avevo indietro, tra poco riuscirò a mettermi in pari!!

venerdì 13 luglio 2012

Ricette di febbraio e Il dentista

Carrellata di ricette fatte a febbraio! Oggi però ho un pò di tempo per scrivere qualcosa... mmm vediamo, prima di farvi vedere le cosine che ho cucinato 5 mesi fa vi parlerò delle avventure più traumatizzanti della mia vita: i dentisti.
Sono la classica persona che ha paura del dentista e quindi cosa succede? Che invece di andarci quando la carie è minuscola e quindi si curerebbe nel giro di 2 minuti quasi senza anestesia, io ci vado quando è ora di devitalizzare il dente. O peggio, dopo aver fatto una settimana di cure con antibiotici e Synflex perché mi era venuto un ascesso. Questa volta ho aspettato diligentemente che il buchino che avevo nel dente si allargasse sempre di più e alla fine, quando dentro poteva anche incastrarsi una noce, mi sono decisa: prendo un appuntamento. Nemmeno a dire che ho la scusa di dover andare chissà dove per arrivare allo studio del dentista, mi sta a 50 metri da casa... Insomma, alla fine è giunto il momento tanto (in)atteso. Ho cercato in tutti i modi di rimandare, mi sono fatta venire un herpes alla lingua, mi sono messa a dormire sperando di svegliarmi quando ormai l'orario dell'appuntamento fosse passato, ho anche provato con la scusa "ma devo studiare, non posso perdere tempo con il dentista!". Ma non c'è stato niente da fare e, a passo di lumaca, sono giunta dal mio acerrimo nemico: il dentista. Alla fine non è andata poi così male, ci ha messo poco e non ho nemmeno sentito il piccotto dell'anestesia, a parte il fatto che probabilmente me ne ha fatta una dose che bastava per addormentare una mandria di bufali dato che il labbro mi si è risvegliato a sera inoltrata e anche il giorno dopo ho avuto un sacco di nausea.
Però... sisi, c'è un però, una cosa bella. Questa volta ho guadagnato qualcosa dal dentista: il nervo del mio dente! Appena ho detto al mio caro acerrimo nemico che facevo medicina mi ha detto "se vuoi te lo do"! Ma certo che lo voglio! E così me ne sono uscita di lì con un piccolo piccolo souvenir!

Ma andiamo avanti e passiamo alla cucina!
Questi sono i cupcakes che avevo fatto per una festicciola all'uni. Dato che ne avevo fatti tantissimi, io e un mio amico siamo andati in giro per la facoltà ad offrirli a tutti! Compresi i prof! Dopo di quella volta li ho rifatti varie volte, seguendo la ricetta base di Nigella sia per i cupcakes che per la glassa sopra, io li ho solo farciti un pò con la marmellata e un pò con la Nutella. Sono sempre venuti benissimo!
Questo invece è un dolce alla cannella con crema alla banana. Mooolto buono, la parte forte è decisamente il dolce, era morbidissimo e se vi piace la cannella è da provare!
Questo è simpatico, è un dolce con i fagioli! Secondo me sapeva di castagne, ma non erano tutti d'accordo, però è sparito in fretta, quindi era molto buono! Se non dici che ci sono i fagioli in pratica è impossibile accorgersene. E poi, chi storce il naso al pensiero di fagioli nei dolci, ricordo che non è una cosa così inusuale, per esempio in Giappone c'è la marmellata di azuki, che è veramente BUONISSIMA!
Dato che ho introdotto il tema Giappone vi faccio vedere due ricette che hanno proprio a che fare con una delle mie passioni numero 1, il Japan appunto! La prima è il sushi: ogni tanto faccio delle cene di sushi, è divertente preparare tutti quei rotolini con ripieni diversi, però di solito li faccio per "tante" persone e quindi vado sul classico, salmone crudo (il tonno raramente dato che costa tantissimo e è difficile trovarne un bel pezzo), maionese e qualche verdurina. Invece quando ho preparato questo eravamo solo in 2, quindi ho sperimentato qualcosa di più particolare. E' un sushi di salmone con shichimi togarashi (è un mix di spezie giappiche). Non posso dirvi che era buono... era DI PIU'!! Decisamente il migliore che abbia mai fatto!
Altro piatto giapponese, il tonkatsu, che in pratica è maiale impanato e fritto. Però la panatura non è fatta con il pangrattato come si usa fare da noi, ma con il panko, che è sempre pangrattato ma un pò diverso! Rimane più croccarello! Nel complesso era ottimo!
Chiudiamo in dolcezza, a febbraio mi sono data parecchio da fare con i dolci! Questo è un dolce con crema e pinoli. Che dire... favoloso anche questo! La pasta frolla era venuta perfetta, morbida ma friabile al punto giusto, la crema era buonissima e i pinoli hanno dato quel tocco in più!

Un mese proficuo insomma, queste ricette sono venute tutte splendidamente! Che altro dirvi, come al solito se volete una ricetta in particolare basta che me lo scriviate nei commenti! Alla prossima!

domenica 8 luglio 2012

Ricette di dicembre 2011 e gennaio 2012

Eccomi ritornata! E' stato un periodaccio e non ho aggiornato più perché ho avuto da studiare per un esame. Non che sia finita qui, però mi sono presa qualche giorno di riposo e quindi ne approfitto per ricordarvi che ci sono ancora e che non ho abbandonato il blog.
Continuo con gli aggiornamenti veloci delle ricette che ho fatto nei mesi scorsi!
Questa è la ricetta di Jamie numero 62, sono i Buttered taglierini with seared scallops, white whine, chilli and parsley, in pratica tagliolini con le capesante. La pasta fatta in casa non la faccio spesso ma quando ci sono le ricette di Jamie mi piace dare quel tocco di casereccio in più! E per fortuna che c'è Sergi che la stende, io sono troppo deboluccia quindi mi tocca l'impasto e il taglio! Questa pasta comunque era buonissima! Certo che vi devono piacere le capesante... e io le adoro!
Questa posso sempre metterla tra le ricette riuscite: è un dolce ai semi di papavero con una glassa all'arancia. BUONISSIMA! Anche in questo caso vi devono piacere i semi di papavero! Ma hanno quel sapore così buono e dolce che p impossibile resistere!
Invece questi devo metterli tra le ricette non troppo ben riuscite: sono muffin all'irish coffee. Ho provato un sacco di impasti per trovare quello del muffin perfetto (e sono ancora alla ricerca) e questo in particolare era con la panna. Ecco, questo è l'interno.
Rimane decisamente troppo compatto. Il sapore non era male per niente, era proprio la consistenza che era troppo pesante, infatti il giorno dopo erano ancora più duri. Dovrei provare a rifarli con il latte invece che con la panna.
Questa è l'ultima, è una quiche con mortadella e birra, come vedete sono riuscita a fare una foto solo quand'era nel forno, questo di solito significa che è sparita velocemente!

Bene bene, per oggi basta così, cercherò di aggiornare prima possibile per finire tutti questi arretrati!

domenica 17 giugno 2012

Ricette di novembre 2011

Continua la rassegna di ricette e per la precisione siamo arrivati a novembre dell'anno scorso. Ve lo dico subito, sarò breve, molto breve, perché è domenica e l'unica cosa che voglio è buttarmi nel divano e riposarmi, dopo aver passato un fine settimana a cucinare e a fare la prova del nuovo mini-barbecue. E poi non so come mi è venuto in mente di imbarcarmi nell'apertura di un nuovo blog, a volte mi chiedo come fanno a venirmi duemila idee per la mente. Che poi riuscissi a portarne avanti almeno una sarei anche contenta... Come le cinericette, di cui però vi parlerò più avanti, una cosa alla volta!
Prima foto per il brodo chiarificato. In pratica è un brodo fatto due volte, perché prima fate il brodo normale, poi lo rimettete su con altre verdure e della carne macinata. Alla fine delle due bolliture avrete il brodo chiarificato. Adesso non chiedetemi a che serve, forse a renderlo più limpido ma non ricordo di preciso, comunque è molto buono!
Poi abbiamo la ricetta numero 60 di Jamie Oliver, il cottage bread. Ecco, io faccio schifo con i panificati. Sono proprio negata. Ovunque c'è da mettere il lievito state pur sicuri che mi viene una schifezza. A parte qualche raro dolce io e il signo lievito proprio non leghiamo. Questo pane non è venuto proprio male a dire la verità, solo che di sicuro non mi sostituisce il pane che compro al supermercato, se non altro per tutto il lavoro che c'è da fare prima e il tempo che ci vuole per aspettare che lieviti. No, non sono di sicuro una persona così paziente!
Questo invece è uno dei rari esempi di dolci con lievito che mi riescono: i muffin. Questi in particolare erano dei muffin con philadelphia e ciliegie. Mi sembra di ricordare che avevo usato le ciliegie candite, non so se perché c'era scritto nella ricetta o se perché era novembre e quindi non era esattamente stagione di ciliegie fresche... Comunque sia, tra tutti i diversi tipi di impasto per muffin provati fino ad adesso questo di sicuro è stato il migliore. Anche se sono ancora alla ricerca del muffin perfetto!
E questa è l'ultima foto per oggi. Ricetta 61 di Jamie, il pease pudding, cioè una specie di passata-purè di piselli. In realtà avrei dovuto usare i piselli secchi gialli ma non li ho trovati e quindi ho usato quelli verdi. Era buono, un'ottima alternativa al purè di patate.

Bene, come vi avevo accennato prima adesso vado a buttarmi tra le braccia del mio amato divano rosso, voi non dimenticate di andare a sbirciare il mio nuovo blog (che aggiorno più spesso per adesso!). A presto!