L'altra volta vi ho postato due ricette di Jamie che in realtà non mi avevano insegnato molto di più di quello che già sapevo; oggi invece ve ne faccio vedere una che non avrei mai provato a fare se non fosse stato per lui.
E' il semifreddo. Nel mio immaginario il semifreddo è sempre stato un dolce da ristorante, uno di quelli che era sacrilegio riprodurre a casa. Un po' come la Sacher, che per me è sacra e non so se mi cimenterò mai nell'impresa di provare a replicare una simile squisitezza. Insomma, uno deve anche avere bene in testa quali sono i suoi limiti. Il mio, appunto, è la Sacher. E fino a poco tempo fa anche i semifreddi. Poi ho capito che in realtà farli era più semplice che fare un pan di spagna. Cosa c'è di difficile nel montare gli albumi, montare la panna, montare tuorli e zucchero e poi mischiare tutto? Bè si, se non avete uno sbattitore può essere un procedimento un po' lunghino, ma comunque non difficile. Questo in pratica è il procedimento del Semifreddo. Poi ci si possono aggiungere i vari gusti, per esempio il primo che propone Jamie è il Praline semifreddo. Per farlo basta tostare un po' le nocciole, ricoprirle di caramello e far raffreddare. E poi sbriciolare tutto. E poi aggiungere questa polverina magica ai tuorli montati con lo zucchero. E poi aggiungere albumi e panna montata. E poi mettere tutto in una teglia, in congelatore. Dai, di questa le dosi ve le lascio: per 4 uova ci vogliono 55 g di zucchero e 500 g di panna. A questa cosa di base potete aggiungere quello che volete, per creare il gusto che più vi piace, mettendolo nei tuorli. In 5 minuti avrete il semifreddo pronto per essere messo in congelatore (io puntualmente ne metto solo metà dose perché il resto me lo mangio prima) e in qualche ora, senza fare alcuno sforzo, avrete il vostro semifreddo pronto.
Voto: 8
La seconda ricetta di oggi è una pasta molto semplice. A parte per il fatto di fare la pasta a mano, cosa che, al tempo in cui ho fatto la foto, non ero ancora in grado di fare, proprio per niente! Poi ho fatto un corso di pasta fresca e così sono riuscita a fare qualcosa di più carino. Si perché in realtà non è che la pasta che facevo prima facesse schifo, era solo bruttina da vedere. Non so di preciso cosa sbagliavo, probabilmente non la impastavo abbastanza, infatti non teneva benissimo la cottura. Ma comunque, potete anche comprarla già fatta, non è che io mi metto a fare la pasta tutti i giorni. Nemmeno tutte le settimane a dire il vero, è più una cosa da festa, o se proprio mi prende voglia.
Il sugo è un classico, ci vuole più a scriverlo che a farlo: padella, olio, funghi, aglio, peperoncino. Poi si mette la pasta e il prezzemolo. Così vengono fuori le Pappardelle with mixed wild mushrooms. Semplici ma sempre buone, un po' come una musica classica o un vecchio film: magari un po' retrò ma non passa mai di moda. Anzi, penso che sia proprio qui molto dello stile di Jamie, riscoprire i sapori veri, quelli che tante volte copriamo con altri mille ingredienti. Anche a me piace scoprire sapori nuovi, ma non voglio coprire quello che già è buono di suo. Motivo per cui capisco poco i popoli che non sanno godersi una buona bistecca senza inondarla di salse. E vabbè, ognuno ha le sue usanze, per fortuna che Jamie ama l'Italia, e dalle sue ricette traspare parecchio!
Voto: 8
Spero di avervi dato qualche idea carina per un primo o per fare un buon dolcetto!
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