domenica 15 aprile 2012

Io e la reflex e Recipe 55: Fish stock

Oggi faccio un post veloce, giusto per raccontarvi di quanto sono stata bene in queste vacanze pasquali. Per un colpo di fortuna l'università ci ha regalato una meravigliosa settimana e mezzo di vacanza, durante la quale lo so, avrei dovuto studiare, ma aimè, non ho fatto un bel niente. Sono arrivata a inizio aprile totalmente scaricata, non mi capitava da tempo ma purtroppo il cambio di stagione mi fa un brutto effetto e questo mese è stato pessimo sotto questo aspetto, dato che un giorno c'era ancora la neve e il giorno dopo si andava in giro a maniche corte, il giorno dopo sono iniziati gli acquazzoni, nemmeno fossimo nella stagione dei monsoni. Purtroppo in questi periodi sembro una vecchietta novantenne, ho dei dolori alle ossa, ho sonno, sono stanca e non ho voglia di fare assolutamente niente. Questa vacanza quindi me la sono goduta proprio a casina a dare vita al mio nuovo progetto-video-su-YouTube e a riposarmi. Il pensiero che domani si rinizia tutto con i soliti ritmi mi deprime molto ma tanto non posso farci niente, quindi prendiamola con filosofia.

Quindi scusatemi se il post di oggi è un pò sottotono in confronto agli altri che brulicano di cavolate e di sproloqui, prometto che tornerò a parlare a vanvera molto presto. Nel frattempo però potete gustarvi il video che ho girato e montato ieri a tempo di record data la mia incapacità con tutto ciò che è tecnologico (vedi ad esempio internet sul cellulare... dato che sono impedita sono riuscita a farmi scalare 4 euro di credito perché non sapevo spegnerlo).
[PS: andate a vedere il video su YouTube invece che qui dal blog, così potete commentarlo e iscrivervi al mio canale!]

In realtà questa volta volevo cimentarmi con un bel video in HD (certo, non mi basta essere incapace in modo normale, volevo essere incapace in alta definizione...) dato che avevo a disposizione la super-reflex-canon600D (almeno mi pare) di mio padre. Ma sono sorti alcuni problemini:
1. non so usare cose tecnologiche.
Basta, in realtà il problema era quello. Ma più in particolare:
1. un video di 10 minuti mi veniva fuori di 4 giga;
2. me lo faceva in un formato che non potevo caricare su YouTube, un qualcosa tipo .mov;
3. armata di spirito di iniziativa mi sono fatta scaricare (notare bene: mi sono fatta scaricare, non ho scaricato) un programma che convertisse questo formato con quello che andava bene su YouTube;
4. ho convertito il file e ho visto che alla fine era uguale a quello girato dalla mia macchina fotografica che uso di solito;
5. ho capito che era inutile usare una macchina fotografica da millemila euro per dei video che se va bene li guardano 2 persone (io e il gatto, e solo perché lo costringo a guardarlo).

Allora mi sono detta: dai vabbè, userò la reflex per fare le foto! Ceeeeerto... -.-" Avete mai provato a usare una reflex senza sapere minimamente usarla? Ecco, penso che sarebbe come avere un water di quelli giapponesi, con mille pulsanti mai visti e con le scritte in giapponese. Ne spingi uno e ti viene il getto dell'acqua che ti fa da bidet, ne spingi un altro e ti fa dei suoni che coprono le puzzette, ne spingi un altro e parte la musica. Ecco, la mia esperienza con la reflex è stata più o meno così, solo che il rumore che facevano i tasti quando li spingevo coprivano il rumore non delle mie puzzette, ma quelle del mio gatto Neko. Alla fine ho detto: vabbè dai, scarichiamo il manuale. 380 pagine di manuale. Manco fosse il libro di anatomia. Ma stiamo scherzando? Ok, a settembre mi iscrivo al corso di fotografia e a quello di giapponese, così riuscirò a fare delle foto decenti e a capire cosa c'è scritto nei pulsanti della macchina fotografica e (in caso dovessi andare in Giappone) nei pulsanti del water. Ovviamente mi scrivo ai corsi dell'università della terza età, proprio quelli che fanno per una povera ragazza ventottenne con gli acciacchi di un'ottantenne.
E la ricetta?? E' talmente stupida che l'ho lasciata per le due righe finali: il brodo di pesce. Molto, molto difficile. Schiaffate (anconetano per "adagiate") le lische di pesce, le teste, gli scarti insomma, mettete tutto in una pentola con qualche verdurina, coprite d'acqua e fate sobbollire per una ventina di minuti. Jamie dice di non farlo stare di più perché altrimenti viene fuori un pò di amaro dalle lische e diventa più opaco e io, come sempre, nel dubbio mi affido a lui.
L'ho usato per farci un semplice risottino, dato che era tutto pesce bianco è risultato molto delicato, ma molto buono!

Bene, vi ricordo di: commentare il post (lo so che qualcuno legge le cavolate che scrivo, un commentino è sempre gradito!), diventare fan sulla mia pagina di Facebook, andare sul mio canale YouTube a guardare i miei video, mettete MiPiace (o NonMiPiace se non vi piace!) e commentate anche il video già che ci siete!
A presto =)

giovedì 12 aprile 2012

Pollice semi-verde e recipes 53 e 54: Short crust sweet pastry e Almond tart

Mi restano ancora pochi, pochissimi giorni di vacanza, dopodiché sarò costretta a tornare alla vita studiosa di prima... la cosa non mi alletta particolarmente dato che stare a casa con il mio gatto Neko a non fare praticamente niente è una cosa che mi piace molto. Me ne dovrò fare una ragione, lo so.

Nel frattempo vi annuncio con orgoglio che ho scoperto di avere un pollice semi-verde! Lo so, adesso me la sto tirando e di sicuro entro stasera tutte le mie piantine saranno morte stecchite, però devo dirlo a qualcuno (o meglio, a qualcuno a cui non l'abbia già detto, il che esclude tutte le persone con cui ho parlato nelle ultime 2-3 settimane). In pratica sto trasformando il balcone in una foresta. Ho un limone che però ha finito i limoni perché ce li siamo mangiati; un nocciolo che sta fiorendo; un lampone che ancora è piccolo, speriamo che faccia presto dei lamponcini; un ulivo piccolino bonsai, lui penso che darà delle olive ai miei nipoti quando saranno grandi... Passando a pianticelle più piccoline ho l'alloro, il timo-limone (il preferito di Neko) e un bonsai non indentificato che però germoglia che è una meraviglia! Abbiamo dovuto potarlo perché i rametti stavano prendendo delle direzioni assurde, crescevano paralleli al pavimento per metri e metri, non so nemmeno come riuscivano a reggersi! Poi ho messo a germogliare altre piantine, quelle che sono spuntate sono: il crescione, la rucola, gli spinaci, la salvia, il basilico, la zucchina, l'origano, il rabarbaro, l'erba cipollina e il broccolo che tra l'altro ha dei semi splendidi, li avete mai visti? Magari la prossima volta vi posto la foto. Anzi no, ve la metto subito!
Invece ancora non mi è spuntata la zucca, il pomodoro, la melissa, la menta, il peperone di cajenna e il pomodoro. E se non basta ho anche 4 piantine di fragoline rampicanti!
Non che tutte queste piante godano di ottimissima salute, però non sono morte! E per me che di solito non riesco a tenere vivo nemmeno una pianta grassa è un grande traguardo!

Insomma, voi penserete che tutto questo c'entra con la ricetta di oggi, magari state già pensando a una bella torta salata farcita con delle erbette, invece no! Come sempre i miei sproloqui sono del tutto dissociati alla ricetta. Oddio, se pensate che ho un nocciolo, quindi nocciole, quindi mandorle (sempre frutta secca è), possiamo arrivare alla crostata di mandorle! Ed ecco quindi che vi ho anche creato un collegamento!
Di questo dolce vi metto la ricetta, per prima cosa perché è veramente buona, poi perché è un dolce molto dietetico, magro, che potete mangiare quando volete, che non è pesante per niente... ahahah, no dai non è vero, è un dolce fatto di burro, zucchero, mandorle e uova, in pratica l'ingrediente più dietetico che c'è è la farina! Però è buono davvero quindi eccovi la ricetta!

Ingredienti per la base (per uno stampo da circa 28 cm):
125 g burro
100 g zucchero
un pizzico di sale
250 g farina
2 tuorli
2 cucchiai di latte

Ingredienti per il ripieno:
400 g mandorle pelate
350 g burro
300 g zucchero
3 uova

Per fare la pasta frolla sbattete insieme lo zucchero e il burro finché non diventano una crema. Aggiungete la farina e mescolate fino a che non si formano tutti grumetti... cioè, a un certo punto sembreranno delle molliche di pane aggrumate (detto così è orribile)! Aggiungete i 2 tuorli e il latte e lavorate fino a formare una palla. Questa è la ricetta originale di Jamie, io devo ammettere che invece di usare il latte metto una o due uova intere (dipende un pò da come sentite l'impasto) perché altrimenti mi toccherebbe:
1. comprare il latte per usarne 2 cucchiai e questo, a meno che non sia martedi (dove ho la mia colazione-latte) si traduce in uno spreco;
2. buttare via gli albumi. Lo so che potrei farcile meringhe e altre mille cose, ma dopo aver fatto un dolce del genere non è che io abbia sempre voglia di mettermi a fare altro, quindi... sarebbe un altro spreco.
Tornando alla pasta frolla, io a questo punto la stendo nello stampo poi la metto in frigo per una mezzora. Per questo dolce c'è anche bisogno di una mezza cottura in bianco (quella con i fagioli sopra), quindi in forno a 180°C per 12 minuti.
A questo punto potete fare il ripieno.
Tritate le mandorle fino a che non diventano come farina, poi metterle in una ciotola. Sbattete burro e zucchero finché non diventano una crema e aggiungete le mandorle tritate. Aggiungere le uova leggermente sbattute e mescolare bene. Mettere in frigo a raffreddare finché il tutto non si solidifichi un pochino, poi mettete il ripieno dentro alla pasta frolla. A questo punto Jamie dice che potete anche aggiungere della frutta fresca (tipo ciliegie, pesche, ecc, ma questo avrebbe dato una nota di "dietetico", quindi ho preferito tenermi la mia grassa crostata cicciosa). Mettete tutto in forno a 180°C per circa un'ora, quando la tirate fuori lasciatela raffreddare. Jami qui dice di servirla con il gelato o la crème fraiche... va bene che volevo una cosa grassa, ma vi assicuro che con il gelato è troppo!

Per oggi è tutto, non dimenticate di andare su YouTube a dare una sbirciata al mio canale Polpette Rosa, l'uscita del prossimo video è prevista per lunedi ma intanto gustatevi la preparazione dei pancakes se non l'avete già fatto! E non dimenticate di iscrivervi al canale! じゃまた ^_^

lunedì 9 aprile 2012

Recipes 51 e 52: North african lamb with chilli, ginger and chickpeas e Spicy couscous + Il mio nuovo canale su YouTube

Eccomi già di ritorno! E di nuovo con una ricetta a base di agnello, giusto per rimanere in tema... no, non è vero, non l'ho fatto per rimanere in tema, è come vi avevo detto l'altra volta, quando avevo catalogato le ricette la A di agnello è finita per prima, quindi beccatevi anche questo altro modo di cucinarlo.
Oggi parto subito con la ricetta, ma vi ricordo che se volete la sorpresina di cui vi parlavo pochi giorni fa, dovete andare verso la fine del post! In realtà su facebook l'ho già messa, ma la rimetto pure qui!
Dicevo, vi racconto subito la ricetta di oggi perché è un pò più lunga del solito e perché in realtà ce ne sono 2 in una, infatti abbiamo l'agnello con peperoncino, zenzero e ceci, tutto servito con il couscous speziato.
Se per caso avete il libro di Jamie Oliver da cui ho preso la ricetta e andate a cercarla, la prima cosa che penserete sarà: oddio, tutti quegli ingredienti? Infatti ce ne sono ben 16! Devo ammettere che non amo le ricette che mi costringono a fare una lista della spesa troppo lunga, sia perché di solito questo si traduce in una spesa consistente, sia perché nel foglietto verdino che uso per scrivere la lista non c'entrano tutti, poi sono costretta ad usarne 2 e di sicuro uno me lo perdo, arrivo a casa felice pensando di aver comprato tutto e invece mi accorgo che mi manca metà della roba... Fortunatamente più di metà degli ingredienti sono spezie che avevo già a casa (pfiù, sospiro di sollievo fatto dal portafoglio e dal foglietto verdino), l'altra metà sono tutte cose che non costano un occhio della testa a parte l'agnello. Comunque, partiamo!
Come sempre la parte più difficile per me è ricordarsi di mettere a bagno i ceci secchi la sera prima; per evitare che questa dimenticanza vi rovini il pranzo io direi che potete tenervi un barattolo di ceci già pronti per ogni evenienza. Comunque se vi ricordate di metterli a bagno, la mattina dopo cucinateli finché non diventano teneri (continuo a pensare che quelli già cotti vadano benissimo e facciano perdere molto meno tempo). Nel frattempo tagliate le melanzane a tocchetti e metteteci sopra il sale, poi sbianchite dei pomodori per togliergli la pelle e tagliate anche loro a tocchetti. Poi la cosa più bella: prendete il mortaio e pestate i semi di coriandolo, i semi di cumino, il sale e la noce moscata (per me è la cosa più bella perché il profumo di tutte le spezie pestate con il mortaio è paradisiaco!). Spargete tutta questa cosa profumata sopra l'agnello (la ricetta parlava di filetto di agnello, io sono andata al supermercato e ho preso la prima confezione di agnello che non costava più di 10 euro). Sembra lungo ma abbiamo quasi fatto: scaldate una padella con dell'olio e fate rosolare i pezzi di agnello, poi aggiungete le melanzane, il peperoncino, lo zenzero grattugiato, l'aglio, un pò di aceto e i pomodori. Lasciate cuocere tutto con il coperchio per circa un'oretta, controllando ogni tanto. In realtà è più difficile a scriverlo che a farlo! Ah si, manca il couscous: non mi è mai piaciuto tanto il couscous fino a che non l'ho provato così: in una pentola mettete a rosolare nel burro un pò di cipolla, poi aggiungete dei semi di cumino, di coriandolo e di finocchio, del peperoncino e del sale (cose che avrete pestato prima nel mortaio). Aggiungete poi delle foglie di basilico e l'aglio. Alla fine mettete nella pentola il couscous e aggiungete il brodo, fate cuocere circa 15 minuti e poi avete finito sul serio! Ok, c'è un pò da lavorare stavolta ma ne vale la pena, è proprio un bel pranzo!

E adesso eccovi la sopresina: ho deciso di fare un canale su YouTube! Questo è il mio primo video!
Non vi dico quante volte il mio fidato regista ha dovuto dire ciack perché mi veniva da ridere... comunque per fare il video ci è sempre voluto di meno che per montarlo... Immaginate di aprire un programma che sia scritto interamente in arabo: ecco, la sensazione è stata quella. E vabbè, l'idea comunque è quella di caricarne uno a settimana, spero di farcela perché è stato proprio divertente! Quindi, se volete farvi 4 risate o se non sapete cosa farvi per colazione/merenda/pranzo/cena/spuntino/ecc, mi raccomando, iscrivetevi al mio nuovo canale Polpette rosa (in cucina con Orsi)! Per adesso ho caricato solo questo video ma presto ne arriveranno altri!

giovedì 5 aprile 2012

Recipe 50: Roast leg of lamb with apricot and thyme e I panni rilavati

Eccomi di nuovo tornata! Pensavate che vi avessi abbandonati, vero? Ok, ve lo concedo, sono stata pessima in questo periodo, ma è solo perché ho avuto tante cose da fare. Mille esami da preparare, giornate interminabili di studio, per non parlare del lavoro che ho fatto ogni giorno a casa, pulisci il bagno, pulisci le finestre, spolvera in giro, tieni pulita la cucina, fai la lavatrice, stendi i panni, rilava i panni che si sono sporcati perché sopra ci è andata della fuliggine (proveniente ovviamente non dal mio camino dato che non ce l'ho) e poi ci è piovuto sopra, ristendi i panni, rilava i panni perché sopra ci ha fatto la cacca un uccellino che passava, ristendi i panni e mettili ad asciugare dentro casa, rilava i panni perché proprio quel giorno ti sei fatta per pranzo una zuppa di cavolo e la casa ha preso un "leggero" odorino pestilenziale, ristendi i panni, tienili ad asciugare dentro casa e non cucinare niente che abbia un odore cavoloso, stira i panni, lava i pavimenti, ecc ecc.
Si certo, in realtà non ho fatto niente di tutto questo (a parte la storia dei panni che, strano da credere ma è vera), non ho aggiornato per pura pigrizia.


Bene, ho avuto i miei 5 minuti di follia, adesso torniamo a noi. E adesso che ci penso, per la prima volta vi propongo una ricetta che è in tema con l'attuale periodo pasquale! Vorrei dire che ci ho fatto apposta, ma i miei problemi mentali di schematicità mi impongono di seguire rigorosamente un ordine cronologico/alfabetico delle ricette fatte, infatti questa era catalogata come prima ricetta di luglio 2011. Ma per una volta sono stata fortunata e mi è capitato di pubblicarla proprio adesso che l'agnello si troverà in tante tavole apparecchiate per Pasqua.
Questo è un cosciotto di agnello con le albicocche e timo (non quello della foto qui sopra, queste ovviamente sono solo le albicocche che ci metterete dentro, il cosciotto è la prima foto su in cima!). L'unica cosa che ricordo del giorno in cui l'ho fatto è il mancamento che ho avuto quando ho scoperto quanto era costato il cosciotto: circa 20 euro. In pratica ogni boccone era come se mi stessi inghiottendo una moneta da un euro...
Una volta comprato il cosciotto il più è fatto (insomma, avete avuto la forza di tirare fuori 20 euro per una coscia, cosa c'è di più difficile?). Se volete quindi provare questa versione un pò particolare non c'è bisogno che aspettiate la stagione delle albicocche perché la ricetta originale (di Jamie) diceva di usare le albicocche secche, però io l'ho fatta a luglio e ci ho messo dentro le albicocche fresche. Allora, pestate un pò di timo insieme all'aglio e al sale, poi aggiungete l'olio e un pò di succo di limone. A tutto questo aggiungete un pò di albicocche tagliate a tocchetti e mischiate. Fate delle incisioni nel cosciotto e metteteci dentro le albicocche condite con il timo, l'aglio, ecc. Poi sfregate bene il vostro cosciotto con quello che rimane e un pò d'olio, che in questi casi non guasta mai (insomma, dopo esservi alleggeriti di 20 euro vi state a preoccupare per un pò d'olio in più?). Tutto in forno a 220° finché non si cuoce. Non ce l'ho una foto del cosciotto cotto... scusate ma era caldo e buono, non ce l'ho fatta ad aspettare!
Per finire, ho due annunci da fare:
1. ho deciso che voglio mettermi al pari con le ricette fatte, quindi entro il mese vorrei cercare di pubblicare tutte quelle arretrate che ho;
2. la prossima settimana avrete una sorpresa! Sempre che io riesca a destreggiarmi con la realizzazione di questa cosa...

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