sabato 28 settembre 2013

FraCooksJamie: Borlotti beans and Pappardelle with sweet leeks and mascarpone sauce

Sto aspettando che il mio compratore di tortellini personale torni a casa con il malloppo, e nel frattempo ho pensato di allietarvi con altre due idee per il pranzo-cena.
La prima è proprio semplice semplice: sono i Borlotti beans with olive oil and lemon juice, cioè cuocete i fagioli (o li comprate già cotti) e li condite con la Olive oil and lemon juice dressing, cioè mettete limone, olio, sale e pepe in una ciotolina e mescolate tutto. Più facile di così! Ma per me è stato un modo diverso di mangiare i fagioli, di solito li uso solo per fare delle zuppe, non li mangio mai in versione “insalata”. In effetti adesso che mi viene in mente il termine insalata, a questi fagioli potreste sempre aggiungere qualche pomodorino, una mozzarella tagliata a dadini e un po' di insalata, dovrebbe stare bene tutto insieme!
Voto: 6 e mezzo (giusto perché non è che sia la ricetta più difficile del mondo, però erano buoni!)
E andiamo avanti con la prossima ricetta, sempre semplice, ma che spero vi sia utile per risolvere un pranzo all'ultimo minuto e con pochi ingredienti. Si tratta di comprare delle pappardelle (o farle, o comprare delle tagliatelle, ma in realtà potete usare qualsiasi tipo di pasta e sono convinta che verrà benissimo) e cuocerle. E fino a qui ci siamo. Poi in una padella mettete dell'olio e del burro insieme, i porri tagliati a rondelle e un po' d'aglio e fate cuocere fino a che non siano morbidi, poi aggiungete il mascarpone e condite con sale e pepe. Aggiungete la pasta e anche questa ricetta è fatta! Avrete ottenuto le Pappardelle with sweet leeks and mascarpone! Non fatevi ingannare dalla foto orribile; per prima cosa, come dicevo l'altra volta, non avevo ancora imparato a fare la pasta a mano, e poi avevo troppa fame per stare lì a fare mille prove di foto!
Voto: 7 

Insomma, spero anche oggi di avervi dato qualche idea nuova per condire una pasta! Alla prossima!

lunedì 23 settembre 2013

FraCooksJamie: Praline semifreddo e Pappardelle with mixed wild mushrooms

L'altra volta vi ho postato due ricette di Jamie che in realtà non mi avevano insegnato molto di più di quello che già sapevo; oggi invece ve ne faccio vedere una che non avrei mai provato a fare se non fosse stato per lui.

E' il semifreddo. Nel mio immaginario il semifreddo è sempre stato un dolce da ristorante, uno di quelli che era sacrilegio riprodurre a casa. Un po' come la Sacher, che per me è sacra e non so se mi cimenterò mai nell'impresa di provare a replicare una simile squisitezza. Insomma, uno deve anche avere bene in testa quali sono i suoi limiti. Il mio, appunto, è la Sacher. E fino a poco tempo fa anche i semifreddi. Poi ho capito che in realtà farli era più semplice che fare un pan di spagna. Cosa c'è di difficile nel montare gli albumi, montare la panna, montare tuorli e zucchero e poi mischiare tutto? Bè si, se non avete uno sbattitore può essere un procedimento un po' lunghino, ma comunque non difficile. Questo in pratica è il procedimento del Semifreddo. Poi ci si possono aggiungere i vari gusti, per esempio il primo che propone Jamie è il Praline semifreddo. Per farlo basta tostare un po' le nocciole, ricoprirle di caramello e far raffreddare. E poi sbriciolare tutto. E poi aggiungere questa polverina magica ai tuorli montati con lo zucchero. E poi aggiungere albumi e panna montata. E poi mettere tutto in una teglia, in congelatore. Dai, di questa le dosi ve le lascio: per 4 uova ci vogliono 55 g di zucchero e 500 g di panna. A questa cosa di base potete aggiungere quello che volete, per creare il gusto che più vi piace, mettendolo nei tuorli. In 5 minuti avrete il semifreddo pronto per essere messo in congelatore (io puntualmente ne metto solo metà dose perché il resto me lo mangio prima) e in qualche ora, senza fare alcuno sforzo, avrete il vostro semifreddo pronto.

Voto: 8
La seconda ricetta di oggi è una pasta molto semplice. A parte per il fatto di fare la pasta a mano, cosa che, al tempo in cui ho fatto la foto, non ero ancora in grado di fare, proprio per niente! Poi ho fatto un corso di pasta fresca e così sono riuscita a fare qualcosa di più carino. Si perché in realtà non è che la pasta che facevo prima facesse schifo, era solo bruttina da vedere. Non so di preciso cosa sbagliavo, probabilmente non la impastavo abbastanza, infatti non teneva benissimo la cottura. Ma comunque, potete anche comprarla già fatta, non è che io mi metto a fare la pasta tutti i giorni. Nemmeno tutte le settimane a dire il vero, è più una cosa da festa, o se proprio mi prende voglia.

Il sugo è un classico, ci vuole più a scriverlo che a farlo: padella, olio, funghi, aglio, peperoncino. Poi si mette la pasta e il prezzemolo. Così vengono fuori le Pappardelle with mixed wild mushrooms. Semplici ma sempre buone, un po' come una musica classica o un vecchio film: magari un po' retrò ma non passa mai di moda. Anzi, penso che sia proprio qui molto dello stile di Jamie, riscoprire i sapori veri, quelli che tante volte copriamo con altri mille ingredienti. Anche a me piace scoprire sapori nuovi, ma non voglio coprire quello che già è buono di suo. Motivo per cui capisco poco i popoli che non sanno godersi una buona bistecca senza inondarla di salse. E vabbè, ognuno ha le sue usanze, per fortuna che Jamie ama l'Italia, e dalle sue ricette traspare parecchio!

Voto: 8
Spero di avervi dato qualche idea carina per un primo o per fare un buon dolcetto!

sabato 21 settembre 2013

FraCooksJamie: Borlotti beans, pancetta and rosemary risotto e My minestrone soup

Penso di non aver mai fatto un risotto fino a pochi anni fa. Cioè, intendo un risotto come si deve. Non avevo mai capito che bollire il riso e poi condirlo non era uguale a fare un risotto. Per me si metteva semplicemente a bollire un po' d'acqua, non troppa come per la pasta, si aggiungeva un po' di dado, si metteva il riso e si lasciava cuocere sperando di aver calcolato bene la quantità d'acqua rispetto al tempo di cottura del riso, in modo che non si asciugasse troppo (ma per quello bastava aggiungere un po' d'acqua) o che non rimanesse troppo brodo (ma anche in questo caso a me andava bene, io adoro le cose brodose). Ma il Risotto, quello con la R maiuscola, non avevo proprio capito che fosse diverso.


Poi un giorno ho letto una ricetta in un giornale: si doveva mettere ad appassire la cipolla, buttare il riso e farlo tostare, sfumare con il vino, far evaporare il vino, aggiungere un mestolo di brodo alla volta e mescolare quasi di continuo, fino a che il riso non fosse cotto. Mi sembrava una cosa talmente laboriosa... e io non ho mai amato le cose laboriose, sono per le cose semplici, veloci e che non richiedano uno sforzo superiore a quello che poi dovrò metterci per mangiarle. O al limite, lo sforzo deve essere pari a quanto sarà buono. Insomma, non sono una che ama i fronzoli inutili; sarà anche per questo che la cucina di Jamie mi piace, anche lui sembra guardare di più alla sostanza che alla forma.


Comunque, non è stato Jamie a insegnarmi a fare un risotto, avevo già imparato qualche anno prima, ma lui mi ha dato un sacco di idee per variare un po', altrimenti mi sarei fossilizzata sul risotto alle vongole (come dicevo, minimo sforzo, massimo risultato: riso, pomodoro, vongole nel barattolino e spezie varie, ma viene buonissimo!).

Il primo che ho fatto è stato il Borlotti bean, pancetta and rosemary risotto. Se anche voi siete a corto di idee risottose, questo fa per voi, anche perché il costo è proprio ridotto (di questi tempi è sempre meglio guardare anche al portafoglio) ma il gusto è ottimo. In pratica, quando fate il soffritto del riso ci aggiungete la pancetta e il rosmarino, e quando il riso è quasi pronto aggiungete un po' di fagioli borlotti, quelli già pronti in scatola. Buooonissimo! Infatti è da parecchio che non lo faccio e mi sta rivenendo una voglia! Gnam gnam!

Ah si, per fare questo riso ho usato anche la Basic risotto recipe.


Voto: 7 e mezzo

L'altra ricetta di cui vi parlo oggi è la My minestrone soup. Si, la ricetta per fare un minestrone fa un po' ridere, chi è che non è in grado di farlo? Più che altro, ognuno ha il suo metodo al quale difficilmente rinuncerà. Il mio metodo è cambiato nel corso degli anni e, anche in questo caso, non proprio per opera di Jamie. Prima facevo bollire l'acqua e ci buttavo le verdure surgelate dalla busta. Poi, per un periodo, diciamo che ho quasi vissuto con alcuni ex compagni delle superiori (facevamo tutti l'università fuori casa, nella stessa città) e lì ho imparato un nuovo metodo: soffriggere olio e wurstel, e poi mettere acqua e verdure (grazie a Babio!). La differenza sembra minima, invece è stata una svolta per i miei minestroni! Dopo dei wurstel ho provato anche altri tipi di “insaporitori”, i più gettonati sono stati pancetta e speck, ma in mancanza anche prosciutto crudo o dadini di carne.


E anche a Jamie non sfugge questa grossa differenza, infatti suggerisce anche lui di fare il soffritto con la pancetta! L'unica cosa diversa è che lui usa verdura fresca al posto di forbici-tagliare busta del minestrone surgelato-versare verdura surgelata nel brodo. E poi, da bravo cuoco, non fa come me che butto dentro il brodo tutte le verdure in una volta, ma segue i diversi tempi di cottura, per cui mette prima carote, cipolla e porri, poi i pomodori, poi il cavolo. Ovvio, dice anche di variare le verdure di stagione in stagione, io però non riesco ad abbandonare le mie buste di minestrone surgelato, sono così comode! Preferisco variare nelle spezie, a volte aggiungo il curry per dare un tocco speziato, altre volte il basilico per dare un tocco più estivo.


Voto: 6 e mezzo (non perché non sia buono o perché non mi piace il minestrone, è solo che in questo raro caso la ricetta di Jamie non mi ha stupito molto dato che erano cose che già conoscevo)


Spero di avervi dato qualche idea per cucinarvi qualcosa di buono, dato che le temperature iniziano ad abbassarsi non c'è niente di meglio che un bel risotto fumante o ancora meglio un buon minestrone al sapore di pancetta!

giovedì 19 settembre 2013

FraCooksJamie: Baked fruit e Pappardelle with dried porcini, thyme, tomato and mascarpone sauce

Un bel giorno mi sono decisa: volevo comprare tutti i libri di Jamie. Il problema era che in Italia se ne trovavano giusto un paio all'epoca e io, che ovviamente mi ero già informata nel suo sito, avevo capito che in realtà mi stavo perdendo un piccolo tesoro. Ci saranno stati almeno altri 10 libri, oltre a quelli disponibili in Italia che, ovviamente, avevo già comprato. Per fortuna si stava avvicinando il Natale e il mio compleanno. Ringraziando per una volta la vicinanza tra le due ricorrenze (di solito è una vera sfortuna per vari motivi, per esempio si ricevono soldi/regali in un solo periodo dell'anno mentre si rimane a secco per il resto del tempo, oppure le persone sono sempre squattrinate e quindi pensano bene di farti un regalo un pò più grande che vada bene per entrambe le occasioni - cosa che farei anche io!), l'ho buttata lì al fidato Sergi: "senti, ho un'idea per il mio regalo di CompleNatale... ehm, tutti i libri di Jamie!". Insomma si, l'ho costretto ad ordinare tutti i libri di Jamie!

Non immaginate nemmeno la mia felicità quando ho visto lo scatolone che era arrivato! E purtroppo è arrivato anche prima di Natale, quindi ho dovuto aspettare per aprirlo... mi ricordo però che ero riuscita a convincere il compratore del mio regalone a farmi aprire almeno uno di quei libri.
Arrivata la notte di Natale non stavo più nella pelle e finalmente era arrivato il momento dello spacchettamento! Sembrava davvero che avessi davanti un forziere con un tesoro dentro, mi luccicavano gli occhi, penso che se avessi avuto davvero un forziere pieno di soldi, non mi avrebbe fatto lo stesso effetto! E quando ho avuto lì davanti a me tutti quei libri, non ci capivo più niente, non sapevo da dove iniziare a guardare!

Ormai li avrò sfogliati mille volte, guardato le immagini, letto le ricette, provato alcune ricette, immaginato Jamie che cucinava quelle ricette... insomma, saranno i libri più sfogliati della mia superfornitissima biblioteca culinaria, senza dubbio! Forse solo quelli di Nigella possono fargli concorrenza!
E dopo tutti questi preamboli, alla fine si, mi sono messa ai fornelli. Ovviamente iniziando dal primo libro!
La primissima ricetta che ho provato a fare è stata la frutta cotta. Non sono una grande amante della frutta e della verdura (con le dovute eccezioni), ma sono una di quelle che pensa che qualsiasi cosa diventa più buona se è calda. Sarà che il mio amore per l'inverno mi fa amare anche tutte le cose riscaldanti, tipo una bella copertina calda, con 2 o 3 gatti incorporati, e una bella tazzona di cioccolata calda. E anche la frutta mi fa lo stesso effetto: le mele per esempio mi fanno quasi schifo fredde (non ho nemmeno mai imparato a sbucciarle, tanto non le mangiavo), ma calde le trovo squisite.
Insomma, prendete la frutta che più vi piace (io avevo usato banane, pere e pesche), metteteci sopra un pò del vostro liquore preferito (io avevo usato il rum) e lo zucchero vanigliato, mettete tutto in forno per 5-10 minuti et voilà, il gioco è fatto. Poi ho aggiunto la panna montata sempre con lo zucchero vanigliato, ma voi potete usare anche altro, tipo il gelato alla vaniglia.
E con questa avevo già fatto ben 3 ricette del libro The Naked Chef: Vanilla sugar (in pratica si frulla il bacello di vaniglia intero con lo zucchero), Vanilla cream (panna montata con vanilla sugar) e Baked fruit (la frutta al forno).
Consigliatissima! Voto: 7 e mezzo
La seconda ricetta è stata Pappardelle with Dried Porcini and Thyme, Tomato and Mascarpone Sauce. Per fare questa ho usato anche le ricette della Everyday Quick Pasta Recipe (cioè la pasta fresca) e della Basic Tomato Sauce (il sugo al pomodoro, che Jamie prepara aggiungendo l'aceto di vino rosso alla fine, per il resto è uguale a qualsiasi altro sugo di pomodoro).
Questa devo ammettere che mi è piaciuta particolarmente, soprattutto per il mascarpone aggiunto alla fine. Non l'avevo mai usato per condire la pasta, per me il mascarpone fa rima con tiramisù e quindi con dolce! E invece è stato proprio una bella sorpresa, che ho riutilizzato poi un sacco di volte. Per fare questa pasta, basta cuocere delle tagliatelle (potete comprarle o farvele da soli) e condire con un sugo di pomodoro condito con timo e porcini secchi. Alla fine aggiungete un pò di mascarpone. In pratica il sapore del pomodoro con il mascarpone è un pò come un fumé, ma più corposo. Potete anche provare altre varianti, io l'ho fatta con lo stesso stile anche aggiungendo dello speck, o anche con i wurstel al posto dei porcini, insomma, tenendo fermo pomodoro e mascarpone potete provare di tutto!
Voto: 8 e mezzo

Ok, mi sto dilungando troppo, ma di ricette ne ho già fatte una sessantina (e sono ancora all'opera con altre nuove!) e vorrei farvele vedere tutte nel più breve tempo possibile!

Alla prossima e lasciate un commento se passate!

mercoledì 18 settembre 2013

Fra cooks Jamie

E' ormai da tanto che ho scoperto il mio amore per la cucina. Ormai saranno quasi 10 anni, anche se a dire la verità fino a qualche anno fa non era ancora cresciuto così tanto. Durante tutto questo tempo sono sempre stata una fedelissima seguitrice di programmi tv in stile cucinoso, a partire dal classico Gambero Rosso, a Hell's Kitchen, Cucine da incubo, Man vs Food o Orrori da gustare. Insomma, non mi sono mai fatta mancare niente. Seguivo con l'acquolina in bocca sia il tipo che si mangiava schifezze in giro per il mondo, sia quello che faceva sfide superpiccanti o supergrosse, per tornare poi nella nostra Italia con le puntate di Dolcemente. Per poi finire con la linua di fuori a sbavare di fronte alle delizie di Nigella.

Ma mi ricordo ancora qual'è stato il Momento, quello con la M maiuscola, quello dove ho trovato la mia ispirazione maggiore, Colui che ha la mia stessa idea di cucina. Guardavo un programma di cucina in tv, un ragazzo dai capelli biondi stava cucinando qualcosa; ma era diverso dagli altri, il modo in cui parlava (erano ancora le puntate con i sottotitoli, non erano doppiate e si poteva sentire la passione nella sua voce), ma soprattutto il modo con cui si muoveva e con cui toccava il cibo. Sono rimasta incantata, si, incantata è la parola giusta perché evoca quella sensazione che si ha da bambini davanti a una cosa che sembra magica, fatata. E io ero rimasta proprio così, incantata. Non riuscivo a togliere gli occhi di dosso a quelle mani che tagliavano, spostavano cose da una parte all'altra, cucinavano e alla fine mettevano tutto in un bel piatto, con un tocco finale che sembrava la polverina magica delle fate, perché rendeva tutto perfetto.

Era Jamie Oliver.

Da quel giorno non ho mai smesso di seguirlo e lui non mi ha mai delusa. E guardandolo, anno dopo anno, sembra che anche per lui, in un certo senso, il tempo non si sia mai fermato: ogni volta mi stupisce il fatto che sembra emozionarsi anche per le cose più semplici, come il rumore che fa una crosta di pasta fillo quando ti scrocchia sotto le mani.
E dato che amo cucinare soprattutto grazie a lui, ho deciso di continuare quello che stavo già facendo da tempo: cucinare le sue ricette. Le prime le avevo già proposte tempo fa, ma poi avevo un pò lasciato perdere (a postarle, non a cucinarle!), così ho deciso di riproporvele in maniera veloce, in modo da arrivare alle nuove.
Questo sarà un progetto parallelo del blog, dove non vi scriverò tutta la ricetta per filo e per segno (sia perché le ricette con tanto di ingredienti e procedimento dettagliato potete trovarle nel suo sito, sia perché, una volta tanto, i suoi libri meritano davvero di essere comprati), ma spero comunque che troverete degli spunti carini. E poi se qualcuno vorrà qualche ricetta in particolare basterà chiedere!

Quindi, pronti, partenza... Jamie!