sabato 17 settembre 2011

Recipe 44: Chicken stock e Casa rossina (parte 1)

Io che vado matta per i brodi... non ho una ricetta collaudata per il brodo! Pessima cosa... questo è stato uno dei primi esperimenti, fatto seguendo una ricetta di Jamie. Lui dice di usare le carcasse di pollo crudo o anche i resti del pollo arrosto. Io allora ne ho approfittato e ho fatto due ricette in una: pollo arrosto e brodo di pollo! Del pollo arrosto parlerò un'altra volta, oggi ci soffermiamo sul brodo. Jamie mi aveva avvisata che il problema nell'usare i resti del pollo arrosto è che il brodo viene torbido, ma pensavo più ad un torbido del tipo "non limpidissimo", non a un torbido del tipo "acqua sporca marroncina"! Alla fine l'ho usato per dei tortellini in brodo (uno dei miei piatti preferiti in assoluto), eccoli qua!
Comunque il brodo, anche se ha un colore poco carino, era buonissimo! L'unico brodo fatto solo di pollo che mi sia piaciuto! Infatti ho riprovato a fare il brodo seguendo un'altra ricetta e mettendo il pollo crudo ma è venuto... diciamo poco saporito! Allora, presa dalla disperazione di non riuscire a fare un brodo decente, ho iniziato a chiedere agli chef che conosco: mia nonna e la madre di Sergi. Il verdetto è stato unanime, confermato anche da mia madre: non posso usare solo il pollo. Adesso ho in mio possesso la ricetta brodosa perfetta, aspetto solo che finisca questo caldo e poi potrò cimentarmi in minestre varie.
Ma nel frattempo, dato che sono arrivata ad aggiornare al mese di giugno, ecco un pò di foto della mia casetta!
La camera con il letto mezzo fatto, con una delle nostre finestre con le ante giganti!
Poi la parte più bella, la cucina! La cucina non è molto grande ma è organizzata proprio bene! Ovviamente è la parte della casa che mi piace di più!
Ecco un'altra foto della cucina, dove si vede il bel rosso lucido e le due macchinette del caffè... sembra che io sia una grande bevitrice di caffè, quando invece lo prenderò si e no una volta al mese... Ah si, dentro al contenitore rosa si vede anche il mio guantino morbidoso per lucidare gli sportelli!
E questa è l'ultima, Sergi (con dietro Orsi) che tenta di assemblare qualcosa comprata all'ikea... cosa sarà??

venerdì 16 settembre 2011

Recipes 42, 43: Beetroot salad and Marjoram and balsamic vinegar dressing e la rapa di Miyazaki

Oggi vi propongo un'altra delle DIFFICILISSIME ricette di Jamie. Ah, una precisazione: il fatto che siano ricette semplici non significa che non siano buonissime, anzi. Adoro Jamie proprio perché ti fa capire che per mangiare cose buone non devi per forza stare ore e ore dietro ai fornelli o impiegare una giornata per fare un dolce-capolavoro. Non che non mi piaccia stare ore e ore a cucinare, o che non mi piaccia la cucina più elaborata. Mi ripropongo sempre che appena avrò 200 euro in più andrò ad assaggiare le prelibatezze della cucina di Moreno Cedroni alla Madonnina del Pescatore, ma penso sempre che per imparare ad apprezzare al meglio le cose elaborate si debba prima conoscere a fondo le cose semplici. Insomma, è inutile provare a fare un dolce copiandolo da ph10 di Pierre Hermé se non ho nemmeno una ricetta collaudata per un semplice pan di spagna. Quindi ogni giorno dobbiamo costruire i gradini su cui saliremo per arrivare in cima. E questo non solo in cucina, ma in tutto. E' come se volessi diagnosticare una malattia a qualcuno senza nemmeno essermi laureata. Si deve sempre proseguire per gradi.
Ma tornando a Jamie, non penso nemmeno che sia di una categoria inferiore rispetto agli chef di alta cucina. Ha solo seguito una strada diversa, una strada però che, per chi la segue, ti porta ad assaggiare cose che non avevi mai assaggiato prima, o a riprovare cose sotto un'altra veste che la maggior parte delle volte ti lascia stupefatta. Uno chef di haute cuisine magari ti farebbe assaggiare una rapa rossa sotto forma di "nuvola leggera di rapa rossa con croccante di basilico". Jamie ti fa mangiare una rapa sotto forma di "rapa rossa condita con olio e basilico". A casa probabilmente cucinerei il piatto di Jamie. Se fossi al ristorante probabilmente sceglierei il piatto di Jamie. Si, mi piacerebbe assaggiare una nuvola di rapa rossa, ma preferisco mangiare una rapa che abbia la forma di una rapa, il colore di una rapa e soprattutto il sapore di una rapa.
Detto questo, ribadisco che l'alta cucina mi incuriosisce molto però, perché penso che accosti sapori diversi a cui non siamo abituati, quindi appena ne avrò l'occasione non mi tirerò certo indietro (anzi, devo fare un salvadanaio-porcello per quei 200 euro...).
Ricetta di oggi, come dicevo sono rape rosse condite con un dressing di olio, aceto balsamico e maggiorana.  In realtà invece di due rape rosse ho usato una rapa rossa e una rosa! La rapa rosa da cruda è bellissima, ma quella rossa sbaraglia tutta la concorrenza di rape quando la tagliate! Quel colore viola scuro intenso è meraviglioso! E vogliamo parlare del colore del succo che vi ritroverete in giro nel tagliere quando la tagliate? Infatti vi consiglio di tagliarla in un tagliere di silicone, non oso pensare come potrebbe diventare un tagliere di legno! Per carità, un tagliere di legno rosa sarebbe un regalo perfetto per me, ma magari chi non ama particolarmente questo colore non ne sarebbe così entusiasta. Vabbè, mi sono dilungata troppo: cuocete le rape finché non sono morbide, scolatele, tagliatele e conditele ancora calde con olio, aceto, pepe e maggiorana fresca. Poi mangiate! Le rape rosse le avevo mangiate, di solito di solito si usano quelle già precotte (che tra l'altro hanno un costo irrisorio, mi sembra che 4 rape cotte non arrivino nemmeno a un euro). Mi piacciono anche condite solo con un filo d'olio ma devo ammettere che non è uno di quei sapori facilmente apprezzabili. La prima cosa che ti viene in mente è che sanno di terra. Il dressing che usa Jamie aiuta di sicuro a smorzare un pò questo sapore particolare, ma non c'è niente da fare, le rape o vi piacciono o no.

E parlando di rape, questa è l'immagine di Rapa, uno dei personaggi del MAGNIFICO "Il castello errante di Howl", di Hayao Miyazaki. Non l'avete visto? No, non va, dovete vederlo per forza! Miyazaki è un genio, fa dei film di animazione spettacolari. Io vi consiglio di guardare tutta la sua filmografia, veramente tutta. Però se proprio volete fare il minimo indispensabile dovete guardare almeno i più famosi, cioè "Totoro", "La città incantata" (il mio film preferito in assoluto, un vero capolavoro sia per quanto riguarda la storia che le stupende, magnifiche illustrazioni) e "Il castello errante di Howl", quello dove troverete il simpatico Rapa! I cartoni giapponesi sono un pò diversi dai nostri: i nostri si basano molto sulla contrapposizione bene-male (vedi tutti i cartoni della Disney), quelli giappici direi proprio di no. Sembra quasi che vogliano far vedere come in ognuno di noi ci sia bene e male. Insomma, i personaggi hanno una caratterizzazione molto più sfumata. Comunque sono dei veri capolavori quindi non perdeteli!


Un'ultima cosa: intanto grazie per le 1000 visite ma... se passate lasciate un commentino, giusto per sapere chi è che legge!

domenica 11 settembre 2011

Recipe 41: Seafood risotto with fennel and chilli (marinated for lobster, crab and prawns) e Fiera di San Ciriaco

Non sono morta e non ho abbandonato per l'ennesima volta il blog, ho solo avuto un pò da fare con l'uni. Adesso però mi sono stancata di avere mille post arretrati, vorrei aggiornare le cose che faccio settimana per settimana, quindi voglio mettermi al pari in tempi brevi.
La ricetta di oggi è un risotto molto semplice, ma penso che Jamie non sarebbe fiero di me per la qualità delle materie prime. Ma diciamoci la verità, quale studentessa universitaria squattrinata ha i soldi per comprarsi aragosta, granchio e gamberi freschi? Io no di sicuro. Potevo lasciarla e rifarla in un momento di ricchezza ma il fatto di aver lasciato un buco tra le ricette mi avrebbe tormentata per tutto il tempo. Come è successo per il semifreddo ai fichi dell'anno scorso: è uscito che dovevo farlo proprio quando ero appena terminata la stagione dei fichi, e quelli non sono come le mele che alla fine le trovi sempre. I fichi già non si trovano facilmente quando è stagione, figuriamoci d'inverno! A dire la verità non ho mai comprato un fico, non so nemmeno se li ho mai visti al supermercato... ho sempre mangiato quelli dell'albero in campagna! Comunque alla fine ho dovuto aspettare un anno intero e ogni volta che mi ritrovavo a guardare la pagina dei dolci mi tormentava il fatto di dover lasciare quella ricetta non fatta.
Ma torniamo a noi e alle materie prime scarse che ho usato per questa ricetta: aragosta sostituita con astice congelato e granchio sostituito con polpa di granchio. I gamberetti li ho comprati freschi invece! Anche con tutte queste sostituzioni devo dire che nel totale è stata una ricetta parecchio costosa, l'astice congelato costa sempre una decina di euro (ma mai 20-30 euro quanto mi sarebbe costato comprarlo vivo, tralasciando anche il fatto che avrei dovuto cuocerlo... rabbrividisco) e la polpa di granchio 6-7 euro. Il risotto è facile da fare, si deve preparare questa marinata con olio, succo di limone, basilico e prezzemolo fresco tritati, sale e pepe e condirci tutto il pesce. Poi si mette tutto nel riso mentre cuoce, o meglio, quasi a fine cottura. Fresco e buonissimo! Con quello che costa! Avrei speso di meno ad andare a mangiare due primi di pesce al ristorante tra tutto!
Cambiando argomento, la ricetta risale a maggio e cosa c'è a maggio in Ancona? La fiera di San Ciriaco! Di solito gli anconetani si dividono in chi la odia e chi la ama. Io faccio decisamente parte di quelli che la amano. Un sacco di gente però ci va da quand'era piccolo e arriva un momento in cui inizi a pensare che tanto ci sono sempre le stesse cose, che è troppo piena di gente e non si riesce a camminare, se c'è il sole muori di caldo, ecc. A me non importa, io se posso ci vado tutti e quattro i giorni in cui c'è (cioè dall'1 al 4 maggio). E quest'anno c'è stata anche una bella sorpresa: hanno allestito (in una delle piazze) un punto ristoro (a parte i vari camioncini con le piadine e i panini) con delle cose bellissime e buonissime!
Questo era il punto tedesco! Una bella grigliona centrale dove cuocevano un sacco di cose buone, tra cui, se guardate bene, si vedono anche dei cartocci fatti con la stagnola che contenevano le patate. Io adoro le patate cotte con la stagnola nella brace, quindi non me la sono fatta scappare!
Questo era il punto paella! C'erano vari padelloni con questa squisitezza che però non ho assaggiato perché comunque preferisco di gran lunga i wuster tedeschi e le kartoffel!
Questo invece era il punto fiorentino! C'erano delle bisteccone giganti e tanta tanta carne a cuocere! Gnammi! Insomma, io la fiera la aspetto sempre con grande trepidazione!

Che altro dire, vi mando un saluto dalla città che dopo 10 anni dal disastro delle torri gemelle ospita il papa (della serie, mandiamolo in Ancona che tanto è una città sconosciuta, di sicuro non succede niente), città che ha asfaltato tutte le strade in cui sarebbe passato sua maestà (puoi ricostruire il percorso che deve fare seguendo la strada con l'asfalto nuovo) e se hai la sfortuna di abitare nella strada dove passa per andare a pranzo non puoi andare a casa! Che sarà mai, basta che sua altezza abbia tutte le strade libere al suo passaggio, sennò potrebbe arrivare tardi e mancare l'antipasto...