[Colonna sonora del post: Bluvertigo - Fuori dal tempo]
Con questa canzone dei Bluvertigo (una delle mie preferite di tutti i tempi, io AMO Morgan - e per inciso: Morgan, torna a fare musica con i Bluvertigo!) introduco benissimo la ricetta di oggi.
Perché questa ricetta è proprio fuori dal tempo. Viene da dei
vecchi libri di cucina di mia madre (o mio padre? Chi lo sa...) che
da piccola trattavo con molto rispetto. Ricordo ancora che stavano
lì, sopra lo scaffale della libreria, pronti per essere sfogliati da
me. Più che “mi ricordo”, in realtà li sto guardando proprio
ora dato che questo post lo sto scrivendo proprio da casa dei miei,
in attesa del pranzo domenicale e rubando internet, dato che Fastweb
dopo quasi un mese non ci ha ancora attaccato la linea e quindi ne
approfitto anche per fare un breve ringraziamento a chi abita vicino
a me e ha lasciato la connessione internet senza password, cosa che
mi ha permesso di aggiornare il blog nell'ultimo mese.
Ma dicevo, i vecchi libri di cucina,
un'enciclopedia di cucina divisa in varie sezioni: maiale, vitello e
manzo, pasticceria, ecc ecc. Suona così retrò! Quello che mi
incuriosiva di più era un volume rosa confetto (ho sempre adorato il
rosa, tranne che nei miei anni punk, ma sotto sotto lo amavo anche in
quel periodo, solo non volevo ammetterlo), quello della pasticceria.
Infatti è anche quello che ha la copertina più rovinata,
soprattutto nel punto in cui dovevo fare forza per tirarlo fuori
dalla libreria. Poi mi mettevo a sfogliarlo, pagina per pagina,
rimanendo a bocca aperta davanti a tutte quelle immagini così
invitanti e chiedendomi perché mia madre non preparasse mai quelle
cose. Mi ero fatta l'idea che quelli fossero solo dei libri da
ammirare e che per mangiare le prelibatezze descritte in quelle
pagine bisognasse andare in quei ristoranti di lusso, che ovviamente
all'epoca (avendo circa 8 anni) non potevo permettermi. Bè, in
realtà non posso permettermeli nemmeno adesso, però qualcosa è
cambiato da 20 anni fa: posso cucinarmi quelle cose da sola! E allora
ecco che ho ritirato fuori questi vecchi libri, un po' fuori dal
tempo, che ti fanno capire che le cose cambiano, anche in cucina. Le
ricette che ci sono dentro sono palesemente fuori dal nostro tempo.
Prendiamo il primo volume: il maiale.
Una ricetta si chiama “Hamburger di salsiccia”. In pratica
prendete una salsiccia, datele la forma dell'hamburger ed eccovi
l'hamburger di salsiccia! Ma chi cucina una roba così?
O la moltitudine di ricette che recita
“scaldate dell'olio con lo strutto in una padella...” Strutto??
Ma qui abbiamo una linea da difendere. Che vabbè che siamo a ottobre
e quindi fino a giugno la prova costume possiamo rimandarla (poi io
nemmeno ci vado al mare), ma se iniziamo a mangiare lo strutto adesso
ci toccherà stare a digiurno per almeno 2 mesi!
Ah si, c'è anche la ricetta del
maialino arrosto, come se fosse una cosa normale comprare un maialino
intero per sfamare, non so, 20 persone?? Noi a casa siamo in 2 (più
i 3 gatti-avvoltoi), se cuocio un maialino ci tocca mangiarlo per un
mese!
Oppure si, anche questa: la gelatina.
Non so perché andasse così forte in quegli anni (anni 80?), ma
adesso non è una di quelle cose che incontrano i gusti delle masse.
Nella versione dolce io la adoro, ma salata... bleah! La tollero a
malapena nella Simmenthal, il pensiero di farla da me... bleah bleah!
Si vede poi che ho guardato troppe vole Julie&Julia, ma la parte
dove lei tenta di fare l'aspic è bene impressa nella mia mente, e
non ho nessuna intenzione di replicare la sua esperienza.
Ok, descritta così sembra che l'idea
di ritirare fuori questi libri sia stata pessima. Invece no. Sia
perché, in mezzo a tante cose strane, ci sono anche ricette molto
invitanti (giusto per stare lì a testimoniare che le cose si,
cambiano, ma tante restano uguali negli anni), sia perché mi piace
troppo l'idea di cucinare cose che vengono dal passato.
La ricetta che ho scelto per aprire
questa categoria “old style” non è eccessivamente fuori dal
tempo, ma di sicuro non è un'insalatina leggera. Sono delle salsicce
in pastella. Buonissime, saporitissime, quindi vi consiglio di
provarle anche perché ci vuole poco a farle.
E dopo averle provate vi sentirete
molto ciccione. E vi chiederete: ma come si faceva in quegli anni a
mangiare così pesante? Non diventavano tutti obesi? Ma poi vi si
chiarirà tutto quando (come nel mio caso) sentirete vostro nonno,
che sta guardando la televisione, esclamare “Vedi, io mi sono
innamorato di quella lì, quella cicciona che prepara i tortellini.
Non vedi che belle cosciotte che ha?”. Ce ne fossero oggi di uomini
così!
SALSICCE IN PASTELLA
INGREDIENTI (per 2)
3-4 salsicce
3 uova
125 g di latte
3 cucchiai di farina
olio
sale e pepe
rosmarino
Scaldare il forno a 200°C.
Bucherellare le salsicce con una forchetta, metterle in una pirofila
con un po' d'olio e mettere in forno per circa 20 minuti. Nel
frattempo preparare la pastella: mescolare i tuorli, il latte, la
farina, il rosmarino, il sale e il pepe. Lasciar riposare per 20
minuti. Quando le salsicce saranno pronte e la pastella avrà
riposato, montare gli albumi a neve e aggiungerli alla pastella.
Versare tutto sopra le salsicce e rimettere in forno per circa 35
minuti. Sfornare e mangiare!
"... penso che praticamente sia bella la gente insana di mente!" (cit. Bluvertigo)
4 commenti:
È vero , si mangiava pesantissimo in quegli anni, ricordo soprattutto il mio, di peso!
Comunque questa ricetta vintage è perfetta, praticamente un piatto unico per noi donne moderne, ma sicuramente di quelli che danno soddisfazione al palato.
La storia della connessione libera è una vera chicca, speriamo che il /la vicina non sia una tua lettrice!!
baci
Lo spero vivamente anche io dato che Fastweb non accenna ad attaccarmi questa benedetta connessione! Grazie della visita! Baci!!
AMO TUO NONNO! DIGLIELO!!! :DDDD
Per il resto, se facessi vedere questa ricetta alla mia Suocerina, la preparerebbe subito! In barba al colesterolo :DDD
Un abbraccio!
Ciao!
Ma sai che questa ricetta, albumi montati a neve a parte, è praticamente identica a una ricetta inglese che si chiama "toad in the hole" (rospi nel buco)?! Fantastica, io l'adoro, e l'ho fatta in settimana a mio marito che stravede per il cibo inglese.... lo so, siamo strambi. :D
La prossima volta provo con l'albume montato...
A presto!
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