lunedì 25 aprile 2011

Recipe 27 e 28: Spicy roasted squash e Spicy squash risotto with thyme and mascarpone

Ci credete che fino a quando non ho fatto queste due ricette non avevo mai mangiato una zucca arancione? Non so perché ma mi hanno sempre fatto un certo effetto. Forse èerché sapevo che le zucche vengono usate anche per fare i dolci e io non amo particolarmente i gusti del tipo dolce-salato (con l'eccezione della cucina giapponese, dove comunque quando si aggiunge lo zucchero il tutto rimane sempre ben bilanciato). Tempo fa avevo mangiato una zucca ma non era arancione, era più simile a una zucchina gigante e in realtà non mi ero nemmeno accorta che fosse una zucca perché mia nonna, preoccupata che non mangiassi una zucca, non mi aveva detto niente e io pensavo che fosse una patata morbida! Ovviamente dopo averle detto che era buonissima mi ha detto che era una zucca...
 Comunque, una zucca arancione non l'avevo proprio mai mangiata, mi faceva troppo senso. Ma a Jamie non si dice di no e quando è capitata questa ricetta mi sono fatta forza e l'ho comprata. E via con la preparazione della zucca arrosto! All'inizio la parte più divertente, pestare tutti i semini nel mortaio, una delle cose che amo di più fare: semini di coriandolo, di finocchio, pepe, peperoncino, origano e aglio. Poi si travasa tutto sulla zucca tagliata, si aggiunge l'olio e si condisce per bene. Tutto in forno per una mezzora o per il tempo che ci vuole a renderla morbida e... amore a primo profumo!

La sentivo già, dentro il forno, che mi sarebbe piaciuta tantissimo. Appena pronta sono riuscita a salvarne giusto lo stretto necessario per fare il risotto, il resto me lo sono mangiato tutto. E io che facevo la schizzinosa! 27 anni persi a pensare che la zucca non mi piacesse, che spreco di tempo! I 2-3 pezzetti di zucca che sono riuscita a salvare dalla mia fame famelica zuccosa sono finiti dritti dritti nel risotto: si cuoce il risotto, all'inizio si aggiunge metà zucca senza pelle e tritata, alla fine si aggiunge l'altra meta lasciata con la pelle e tritata e  2 cucchiai di mascarpone. Veramente divino!
Chi fosse interessato alla ricetta completa basta lasciare una richiesta nei commenti!

venerdì 22 aprile 2011

Recipe 26: Pan-cooked artichokes with lemon, thyme and garlic

Queste vacanze di pasqua sono un pò strane per me. Sono abituata al pranzo di pasqua in famiglia ma quest'anno, chi per una ragione chi per un'altra, siamo tutti sparpagliati. Quindi non mi sento molto pasquale... e vabbè, ce ne faremo una ragione.
Una bella notizia però arriva dall'uni: finalmente ho preso un bel voto! E purtroppo non mi sono potuta dare alla cucina dato che i 3 giorni prima di pasqua dovrei stare a dieta, così potrò papparmi in santa pace il pranzo di domenica e di lunedi!
Intanto però vi faccio vedere la ricetta numero 26 presa dal primo libro di Jamie Oliver. Una ricetta verdurosa, quindi non molto da me. Però devo ammettere che i carciofi sono la mia verdura preferita, cotti in qualsiasi modo. E oltre ad essere buoni i carciofi sono ipocolesterolemizzanti cioè fanno produrre meno colesterolo. In realtà qualche anno fa non mi piacevano così tanto, chissà cos'è successo che mi ha fatto innamorare così dei carciofi! E giusto per completezza mi piace anche il Cynar, cioè il liquore al carciofo! Insomma, mettetelo come vi pare ma il carciofo mi piace!
Ma veniamo alla ricetta, molto lunga e laboriosa... no scherzo, è semplicissima! La parte più difficile è pulire i carciofi, quindi pensate che duro lavoro! A me poi è sempre piaciuto pulirli, soprattutto togliere quella bella paglietta dentro.
E vogliamo parlare del colore? Che meraviglia, quel verde così intenso dei gambi è davvero stupendo. Ma come tutte le cose belle tende a sfuggirti subito, infatti se non li metti subito in una bella ciotola con acqua e limone diventano subito neri (vogliamo parlare dell'ossidazione? No grazie, dopo aver dato l'esame di chimica mi sono riproposta di dimenticare tutto quello che aveva a che fare con questa materia ORRIBILE). 
Ma torniamo alla difficilissima ricetta: riscaldate una padella, aggiungete aglio, succo e scorza di limone (immancabile), il timo, i carciofi, il vino, mettete il coperchio e fate cuocere una decina di minuti. Aggiungete una noce di burro, fate riposare un paio di minuti e il gioco è fatto. Buonissimi, come tutto quello che viene fuori dai libri di Jamie!

giovedì 7 aprile 2011

Recipe 25: Focaccia

Aggiorno sempre più di rado, mi ripropongo sempre di essere un pò più costante ma proprio non ce la faccio. Non che non sia costante nel fare le ricette, cucinare mi piace troppo e non ci rinuncerei mai per nulla al mondo, ma fare ordine tra le migliaia di foto e ricette arretrate è un'impresa che diventa giorno dopo giorno sempre più titanica. Ogni tanto però mi riesce di trovare qualche minuto libero tra un promotore di un gene, un citotrofoblasto e un osso temporale, e allora piano piano riprendo vecchie foto, risfoglio libri e giornali alla ricerca della ricetta fatta mesi fa e alla fine riesco ad aggiornare. In realtà da una parte è molto bello perché a distanza di tempo mi ritorna in mente il giorno in cui avevo cucinato quel piatto o quel dolce, quanto mi era piaciuto e quanto tempo ci era voluto perché fosse stato spazzolato tutto!
La ricetta che vi propongo oggi è una semplice Focaccia, sempre presa dal primo libro di Jamie Oliver, the Naked Chef, che continua a darmi immense soddisfazioni! Siamo alla venticinquesima ricetta e non ce n'è stata nemmeno una che mi ha deluso! Per questo ti amo Jamie!
 Per la focaccia, il libro rimanda alla ricetta del pane, quindi penso che qualsiasi ricetta per il pane abbiate potete usarla tranquillamente. Prima della seconda lievitatura basta stendere l'impasto su una teglia, lasciandolo un pò altino, e aggiungere i vostri topping preferiti. Non vi capita mai di leggere di continuo delle ricette in inglese e dimenticarvi come si traducono certe parole in italiano? A me continuamente! Topping è una di quelle, tralasciamo bowl... mentre sto lì che cucino potreste sentirmi mille volte dire "mi passi una... come cavolo si chiama... dai, una bowl!" e il povero Serge che mi guarda strano e dice "una che??" e io "ma si dai, lo sai che non mi viene come si chiama in italiano, una bowl, quella per metterci dentro le cose! Dai vabbè, la prendo io". La prendo e lui "ah, era una ciotola, ci voleva tanto?".
Ma continuiamo, prima di farla lievitare la seconda volta quindi bisogna metterci sopra il condimento che preferite. Jamie ne proponeva tre e io ovviamente li ho provati tutti: Basil And Olive Oil Topping, Potato And Rosemary Topping e Onion Topping. Uno più buono dell'altro, anche se le patate non le supera nessuno!!
Alla fine si mette tutto in forno alla temperatura massima per circa 15 minuti, si tira fuori e si mangia! In realtà mi ero dimenticata di metterci il sale ma era buonissima lo stesso! Mio padre non se ne era nemmeno accorto e ne ha spazzolata un bel pò!