mercoledì 30 giugno 2010

Crostata alle pesche e mandorle + Un ricordo

Era da un sacco di tempo che volevo fare questo dolce, più o meno da 15 anni! Si perchè questo è un dolce speciale. Non vado molto d'accordo con mia madre, anzi si può dire che non ci vado d'accordo proprio per niente... ma c'è un ricordo legato a lei che mi fa quasi venire le lacrime agli occhi. Quando ero piccola e a mia madre piaceva ancora cucinare, capitava spesso che facesse dei dolci e io stavo a guardare e a mangiare i pezzetti di pasta cruda (cosa che faccio anche oggi!). Una volta fece una crostata con la frutta e dato che ci era piaciuta decise di farne un'altra, un pò diversa perchè la prima che aveva fatto era aperta sopra, invece la seconda la fece chiusa. Preparò la pasta, io ne mangiai un pezzetto, mise le pesche cotte dentro la frolla, chiuse con dell'altra frolla e per decorazione decidemmo di mettere un cuoricino sopra. Mi ricordo che non vedevo l'ora di assaggiarla, soprattutto per via del cuoricino di pasta frolla che decorava la superficie. Dopo averlo cotto ovviamente non si poteva mangiare subito, ma c'era bisogno di raffreddarlo, mia madre lo mise in bilico tra il davanzale e la finestra semi-aperta ma... dopo un pò cadde tutto nel giardino di sotto! Non potete capire la mia delusione... io aspettavo tanto di mangiare il dolce alle pesche con il cuoricino... Mia madre non rifece più quel dolce e io me lo portai nel cuore... fino alla settimana scorsa, quando o che ti salta fuori il contest de La Cucina Italiana, i dolci con la frutta fresca. E cosa potevo fare se non la crostata con le pesche di mia madre? Ovviamente ho riprodotto anche il cuoricino come decorazione!


L'unica modifica che ho fatto è stata aggiungere delle mandorle che, secondo me, con le pesche ci stanno molto bene. Eccovi la ricetta e, mi raccomando, non mettetela a raffreddare sopra una finestra!!


INGREDIENTI
250 g di burro
200 g di zucchero a velo
500 g di farina
una presa di sale
4 tuorli
4 cucchiai d’acqua
10 pesche di grandezza media
5 cucchiai di zucchero
50 g di mandorle pelate e tostate leggermente nel forno
succo di mezzo limone
PROCEDIMENTO
Preparare la frolla: mescolare lo zucchero con il burro, aggiungere la farina, il sale e i tuorli uno alla volta. Lavorare gli ingredienti fino a ottenere un composto bricioloso. Aggiungere l’acqua, lavorare fino a formare una palla, avvolgere nella pellicola e mettere in frigo per almeno un’ora. Nel frattempo pelare le pesche, tagliarle a spicchi e versarle in una padella con l’aggiunta del succo di limone e dello zucchero. Cuocere per una decina di minuti, poi aggiungere le mandorle. Mescolare. Prendere 2/3 della frolla, stenderla e rivestire uno stampo da circa 25 cm imburrato e infarinato; aggiungere le pesche con le mandorle. Usare il resto della frolla per ricoprire il tutto. Mettere in forno caldo a 180° per 30 minuti. Sfornare, lasciar raffreddare e mangiare!


Con questa ricetta partecipo al contest de La Cucina Italiana


martedì 29 giugno 2010

Riso al cartoccio con moscioli + I moscioli!


Questa ricetta risale ancora al periodo di freddo glaciale che c'è stato qualche settimana fa, così sfogliando La Cucina Italiana mi sono imbattuta in questo cartoccio molto particolare. Mi sono sempre piaciute le cose cotte al cartoccio, soprattutto per Il Momento. Il Momento è quell'attimo in cui si apre il cartoccio. Bè, chiunque l'abbia provato sa sicuramente di cosa parlo, per gli altri... cosa fate ancora qui davanti, andate a cuocere qualcosa dentro un fagottino di carta da forno o di alluminio! Su su!!


A parte il lato puramente olfattivo (e gustativo ovviamente) la cottura al cartoccio è anche adatta a chi, come me, è perennemente a dieta, perchè i cibi si cuociono benissimo con un minimo di condimento e risultano saporitissimi ugualmente, soprattutto se aggiungete delle erbe aromatiche che nel cartoccio sprigionano tutto il loro incredibile profumo, e credetemi, alla fine faranno la differenza. Di solito si cucina il pesce al cartoccio, o al massimo la pasta al cartoccio, le verdure al cartoccio, ma devo ammettere che il riso al cartoccio non l'avevo mai provato! La ricetta lo prevedeva così, bianco, senza niente, un piatto dallo stile orientaleggiante dato anche dalla presenza del riso basmati, ma che io ho anconetizzato aggiungendo degli stupendi moscioli!

Chissà se sapete cosa sono i moscioli... dai che è facile, sono le cozze! Ma dire moscioli non è esattamente sinonimo di cozze, i moscioli sono solo quelli pescati qua, più precisamente (come trovato scritto nel sito portonovopesca) con il nome "Mosciolo" si intende il mitilo pescato nella zona di Portonovo di Ancona e precisamente nel tratto di mare che va da Pietralacroce ai Sassi Neri di Sirolo. Volevo mettervi una foto di un tratto del mare ma per ora non ce l'ho, i prossimi giorni vado a farci una passeggiatina e poi le posto! Ed eccovi la ricetta, molto semplice e ideale per essere accompagnata da altri piatti di pesce!

INGREDIENTI x 2 piccole porzioni
100 g di riso basmati
prezzemolo tritato
300 ml di brodo
moscioli lessati e sgusciati a piacere
olio
PROCEDIMENTO
Foderare un piccolo stampo con un doppio (anche triplo!) strato di carta da forno bagnata e strizzata, la carta deve bastare per chiudere il tutto in un fagotto quindi ce ne vuole parecchia. Ungere il fondo con un cucchiaio d’olio, aggiungere il riso, il prezzemolo tritato e i moscioli tagliuzzati. Coprire con il brodo cercando di non farlo uscire dalla carta (non come ho fatto io che mi è uscito tutto!) e chiudere a fagotto con lo spago. Infornare a 180° per 20-30 minuti, sfornare e mangiare!

lunedì 28 giugno 2010

Brioche tipo pugliese + Soddisfazioni zenzerose


Intanto inizio con una bella notizia, cioè ho fatto una specie di pre-iscrizione all'alberghiero!! Adesso devo solo attendere la riunione e poi potrò iscrivermi! Evviva!
A parte questo gli ultimi giorni sono stata poco bene, per fortuna mi sono ripresa proprio ieri, in tempo per le mie ricette settimanali! E mi sono proprio data da fare preparando un pranzetto a base di zenzero. Ma per sapere il resto dovrete aspettare perchè non ho ancora finito di preparare le foto, anzi, purtroppo nel menù c'erano dei biscottini allo zenzero che non sono proprio riuscita a fotografare... ne avevo fatti parecchi, quindi mi sono detta che avevo tempo per fotografarli, invece poi ho invitato due amici che si sono spazzolati tutto nel giro di 5 minuti! Ovvio che la soddisfazione è stata parecchia dato che o sono stati senza mangiare per una settimana (e per una dei due posso dire con certezza che non è così!) o i miei biscottini erano proprio buoni! Però volevo la fotina... mi toccherà rifarli... meglio, così posso finire la confezione di zenzero che stazionava nella dispensa da parecchio ormai!
Ma oggi si parla d'altro dato che la ricetta è una brioche tipo pugliese, o almeno così c'era scritto nel libro dell'enciclopedia della cucina italiana da dove l'ho presa. E' una di quelle brioche semidolci che non ho ancora capito se in realtà mi piacciono o no. Di solito non amo molto mischiare dolce e salato (non sono nemmeno una grande fan di pane e nutella, quindi pensate un pò...) però sono sempre pronta a cucinare, e ovviamente anche assaggiare, piatti nuovi.


Questa brioche secondo me diventa migliore con il tempo, nel senso che se siete come me e non resistete a mangiarla appena uscita dal forno questa volta farete meglio a resistere perchè secondo me stomaca un pò. Però se la fate alla sera e ve la mangiate il giorno dopo il gusto è decisamente migliore e ne farete fuori metà senza accorgervene! Ma bando alle ciancie, eccovi la ricetta, modificata leggermente sia nella quantità di zucchero (ne ho messo un pò di meno da quello previsto, e soprattutto non l'ho usato per foderare lo stampo, sostituendolo con della farina) sia nel formato, che prevedeva una brioche alta tipo pizza di formaggio ma che io ho trasformato in brioche bassa per mancanza di stampo adeguato!


INGREDIENTI
500 g di farina
200 g di mozzarella, tagliata a dadini
100 g di prosciutto crudo tagliato a dadini
80 g di burro fuso
100 g di zucchero
30 g di lievito di birra
4 uova
400 ml di latte
sale
PROCEDIMENTO
Imburrare uno stampo di 18-20 cm di diametro dalle pareti piuttosto alte (io non ce l’avevo, ho usato uno stampo normale da 25 cm ma durante la lievitazione l’impasto è leggermente strabordato! Quindi se come me avete solo stampi bassi vi consiglio di usarne almeno uno più largo!) e cospargerlo di farina. Far intiepidire il latte. Sciogliere il lievito in poco latte tiepido. Rompere le uova in una ciotola e aggiungere lo zucchero, il burro fuso, una presa di sale e il lievito sciolto nel latte. Amalgamare tutto e aggiungere poco a poco il resto del latte, continuando a lavorare il composto con un cucchiaio di legno. Distribuire l’impasto nello stampo, versarci sopra la mozzarella e il prosciutto, coprire con uno strofinaccio e far lievitare per circa un’ora e mezzo. Riscaldare il forno a 180° e cuocere la brioche coperta con l’alluminio per 20 minuti, poi togliere l’alluminio e cuocere per altri 20 minuti. Sfornare, lasciar raffreddare e mangiare!

lunedì 21 giugno 2010

Panini caldi con tonno, pomodoro e mozzarella + I miei brodini


Ecco, contraddicendo quello che avevo scritto qualche post fa sono di ritorno da una giornata di studio, proprio dopo aver preso (questa volta) l'irrevocabile decisione di continuare l'università. Chissà se questo giro durerà... Ma anche se non aggiorno da un pò gli esperimenti cucinerecci sono proseguiti alla grande in questi giorni! Date le temperature molto in linea con il fatto che oggi è il primo giorno d'estate, in questi giorni ho fatto sempre cose calde, soprattutto zuppette, o meglio brodini caldi con dentro di tutto. Li ho provati in tutti i modi, semplici con la minestrina ma provando a aggiungere spezie diverse, tipo noce moscata (che adoro), coriandolo (scoperto da poco, è buonissimo) e chiodi di garofano, oltre ai classici pepe e peperoncino. E poi ho provato un brodino con i moscioli (che sarebbero le cozze anconetane! Siamo famosi proprio per i moscioli!) e uno con del petto di pollo cotto prima alla piastra! Ecco, questo ve lo consiglio vivamente, soprattutto in questi giorni invernali, vi fate un bel brodino come preferite, nel frattempo cuocete una fettina di petto di pollo in padella, lo fate sbruciacchiare per benino, lo tagliate a tocchetti, se siete proprio guduriose come me li rimettete in padella per farli abrustolire ancora un pò e al momento giusto li aggiungete al brodo, fare cuocere un paio di minuti, giusto il tempo di far rilasciare un pò di quel gusto di abrustolito al brodo e... buon appetito! Anche il mio Sergi che non ama per niente i brodini ha apprezzato molto!
Ma comunque, oggi vi propongo una ricetta semplice, da fare in un lampo, ma che è veramente, veramente buona! E' sempre calda, sia per contrastare questo freddo ma anche e soprattutto perchè a me piacciono le cose calde, anche quando ci sono 40 gradi all'ombra io mi piazzo il ventilatore a 10 cm di distanza e mi gusto il mio minestrone bollente! Eccovi la ricetta di oggi comunque, trovata esattamente qui >> cookaround


INGREDIENTI per 2 persone

2 panini arabi
200-300 g di passata di pomodoro
Origano
Olio
100 g di tonno
1 mozzarella



PROCEDIMENTO
Tagliare i panini a metà e porli su una teglia ricoperta da carta da forno. Mettere in una ciotola la passata di pomodoro, aggiungere un po’ d’olio e di origano e mescolare bene. Tagliare la mozzarella a dadini e sgocciolare il tonno. Su ogni mezzo panino mettere un filo d’olio, un po’ di pomodoro, il tonno e i dadini di mozzarella e completare con un altro filo d’olio. Mettere in forno già caldo a 180 per 10 minuti. Sfornare e mangiare!!

martedì 15 giugno 2010

Bucatini con molliche, pasta d'acciughe e olive + Le mie fisse

Non penso di aver mai scritto delle mie fisse per le cose fatte in ordine. Sono una di quelle persone che deve fare le cose in modo ordinato e preciso partendo da un lato e finendo dall'altro. In tutto. E anche in cucina, quando faccio le ricette non vado a casaccio, non mi faccio ispirare dalla giornata. Io vado in ordine. Da dove prendo spunto oggi? Semplice, il primo libro di cucina dentro al mio armadio è questo, quindi vado con questo libro. Ma da quale ricetta mi faccio ispirare? sorteggio un capitolo e faccio la prima ricetta del capitolo. E tutto questo perchè la prima fonte di ispirazione sono i libri di cucina. La seconda ispirazione sono le ricette raccolte da giornali e blog? Bene, prendo la prima e mi faccio ispirare da quella. O se mi piace particolarmente la faccio uguale. La terza fonte di ispirazione sono i libri di Jamie? Prendo il primo libro, sorteggio il capitolo e faccio la prima ricetta del capitolo. Ma se questo vi sembra paranoico fino alla follia è meglio che non continuate a leggere il resto. Io adoro provare prodotti nuovi. Solo che non so mai da dove cominciare. Ebbene, non ci crederete ma ogni volta che mi capita, vado all'Auchan e compro il primo prodotto che si trova all'inizio di una corsia. La volta dopo continuo con la corsia successiva. Ok, sono da manicomio, questo è stato appurato da tutte le persone che mi conoscono. Ed è anche più da manicomio il fatto che vo ho raccontato tutto questo solo per dirvi che l'ultimo ingrediente scelto dall'inizio dello scaffale è stato un tubetto di pasta d'acciughe. E io non l'avevo mai provato, quindi non sapevo proprio che farci. Cerca e ricerca su internet alla fine mi sono fatta un'idea di cosa poteva starci bene insieme, quindi eccovi la mia prima ricetta con questa pasta d'acciughe, che sorprendentemente è venuta molto buona! All'inizio quella pasta di quel colore molto dubbio non mi ispirava moltissimo, ero quasi schifita e volevo buttare via tutto, ma mi sono detta che ormai c'ero e alla fine ho fatto bene! Le dosi sono per una sola persona perchè il mio caro ragazzo non è un grande amante delle acciughe (gli fanno proprio schifo a dire la verità!).

INGREDIENTI

90g di bucatini
pasta d’acciughe
olio
1 spicchio d’aglio
20g di pane raffermo
15 olive nere
peperoncino
prezzemolo


PROCEDIMENTO
Ridurre la mollica a quadratini, poi tritarla. Tritare il prezzemolo e lo spicchio d’aglio. Tritare grossolanamente le olive. Scaldare l’olio nella padella, aggiungere la mollica tritata, il prezzemolo, l’aglio e le olive. Far cuocere un paio di minuti mescolando. Aggiungere 1 cucchiaio (più o meno, la quantità è a piacere) di pasta d’acciughe e farla sciogliere. Cuocere i bucatini, scolarli 2-3 minuti prima del tempo scritto nella confezione e aggiungerli al sugo insieme a 2 mestoli di acqua di cottura. Lasciar cuocere 3-4 minuti, fino a quando l’acqua non si sia assorbita. Spolverare con il peperoncino a piacere e un filo d’olio. Mangiare!

lunedì 14 giugno 2010

Bruschette tricolori e Le mie avventure al mercato

Ed eccomi qui, di ritorno dopo 3 settimane di lavoro infernale da mc donald dal quale mi sono prontamente licenziata! E anche dopo aver preso l'irrevocabile decisione di iscrivermi al corso serale dell'alberghiero a ottobre! Si si, basta rincorrere il lavoro ideale con mille università, è giunta l'ora di dedicarmi a quello che mi piace veramente fare, cioè cucinare!
Nemmeno a farci apposta quest'oggi vi presento le bruschette tricolore che ho fatto la settimana scorsa in occasione della mia visita al mercato delle erbe di Ancona, dove passando alla ricerca di qualcosa di buono ho intravisto in un banchetto degli stupendi asparagi selvatici che ho prontamente comprato! Poi lì vicino c'erano anche dei roscani (in italiano penso che si chiamino agretti o barba di frate) e mi sono lasciata convincere a prenderne una quantità esagerata contando che mi servivano per farci 2 bruschettine! Io mi lascio SEMPRE abbindolare al mercato, mi ricordo che una volta che ero a dieta sono andata al mercato per comprare un pesce da mangiare a pranzo e sono tornata a casa con 20 euro in meno e due chili di pesce in più... 'ma che ci fai di un pesce, prendine 20, poi li congeli' 'ma no, torno quando mi serve e ne compro altro' 'ma che dici, compralo una volta così sei apposto per un mese' 'ma...' 'dai dai, ti faccio lo sconto e te lo pulisco così è già pronto' 'ma....' '(mentre già aveva iniziato a pulire il decimo pesce) basta che li metti in un sacchetto del gelo e hai fatto'. Ecco si, questa sono io.
Ma torniamo a noi, le bruschette tricolori! Sono semplicissime, le posto solo perchè oggi c'è la partita! Non metto nemmeno le quantità perchè si sa che ognuno ha le sue preferenze!

INGREDIENTI
Agretti
Asparagi selvatici
Pomodoro
Mozzarella
Burro
Origano
Olio
Sale
Pane da bruschetta

PROCEDIMENTO
Pulire bene gli agretti e fare a pezzetti gli asparagi togliendo la parte più dura. Mettere a bollire l'acqua salata e cuocere per circa 5 minuti gli asparagi insieme agli agretti. Scolarli e passarli in padella con una noce di burro. Mettere in una ciotola. Tagliare a dadini i pomodori eliminando i semini, condire con olio e origano e mettere in una ciotola. Tagliare a dadini la mozzarella, condire con olio e origano e mettere in una ciotola. Tostare il pane in forno e assemblare le bruschette come più vi piace. Mangiare davanti alla partita!!

mercoledì 9 giugno 2010

Torta nocciole, mandorle, marzapane e cioccolato


Come seconda ricetta voglio essere coerente con il titolo del mio blog, quindi vi presento questa torta con nocciole, mandorle, marzapane e cioccolato. Per la ricetta ho preso spunto dal giornale La Cucina del Corriere della Sera di dicembre 2009, però l'ho modificata un pò con l'aggiunta del marzapane e delle mandorle. Dopo averla mangiata tra l'altro ho anche deciso che presto proverò a farne una versione totalmente mandorlosa, bianca e con il marzapane! Ma torniamo al dolce di oggi: è veramente buonissimo, morbido e sfizioso con quel croccantino che rimane sopra. Ma eccovi la ricetta!

INGREDIENTI
380 g di farina
100 g di cioccolato (io l'ho messo al latte, ma potete metterlo come volete)
50 g  di nocciole
70 g di mandorle
100 g di marzapane
110 g di burro
100 g di zucchero
20 g di cacao in polvere
2 uova
1 bustina di lievito in polvere
200 ml di latte
sale

PROCEDIMENTO
Passare le nocciole e le mandorle al frullatore e ridurle in granella o, in alternativa, pestarle in un mortaio, così se volete potete lasciarne qualcuna un pò più grossetta. Tagliare il cioccolato a pezzettini e mescolarlo alle nocciole e alle mandorle tritate. Tenetene da parte un paio di cucchiai per metterlo alla fine sopra al dolce. Mescolare la farina, il cacao, lo zucchero e una presa di sale, incorporare le uova, il lievito e la granella di nocciole, mandorle e cioccolato, poi aggiungere il latte. Mescolare tutto. A parte lavorare il burro con il marzapane e aggiungere il composto al resto dell'impasto. Amalgamare bene il tutto, imburrare e infarinare uno stampo (io ne ho usato uno da 25 cm), trasferirvi il composto, livellarlo e infornare nel forno già caldo a 160-180° per 20 minuti. Toglierlo dal forno, spolverlarlo con i due cucchiai di granella che avevate da parte, infornare di nuovo per 10 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare. Mangiare!

lunedì 7 giugno 2010

Minestra di semolino composta II

Inauguro oggi questo nuovo blog con una ricetta che non si addice molto al titolo, ma che si adatta benissimo ad essere la prima di un blog di cucina. La ricetta è ripresa dal libro dell'Artusi, uno dei capisaldi della cucina italiana. Un bel giorno aprendo la dispensa ho visto nell'angolo buio una bustina di semolino... scaduta! Il passo successivo è stato quello di andarne a comprare una nuova dato che nel frattempo mi era venuta voglia di fare qualcosa con il semolino. Ebbene ho deciso di affidarmi all'Artusi e alla sua Minestra di semolino composta II (perchè c'è anche la I, solo che per quella serve il latte che non avevo...). Ed ecco qui la ricetta originale:
La minestra di semolino fatta nella seguente maniera mi piace più dell'antecedente, ma è questione di gusto.
Per ogni uovo:
semolino, grammi 30
parmigiano grattato, grammi 20
burro, grammi 20
sale, una presa
odore di noce moscata
Il burro scioglietelo al fuoco e, tolto via dal fuoco, versateci sopra il semolino e il parmigiano, sciogliendo bene il composto con le uova. Poi versatelo in una cazzaruola con un foglio imburrato sotto per assodarlo tra due fuochi, badando che non rosoli. Sformato e diaccio che sia, tagliatelo a piccoli dadi o in altro modo, facendolo bollire nel brodo per 10 minuti. Tre uova basteranno per cinque persone.


Traduzione della ricetta: io ho usato 2 uova per me e il mio ragazzo dato che abbiamo fatto pranzo solo con questo. Insomma, sciogliere il burro in una pentola, togliere dal fuoco, aggiungere semolino e parmigiano, poi incorporare le uova una alla volta, versare il composto in una piccola teglia rivestita con carta da forno e infornare a circa 160° per 10-20 minuti (si deve rassodare senza sbruciacchiarsi sopra). Sfornare, lasciar raffreddare, tagliare a piccoli dadini (io li ho fatti a triangolino) e farli bollire nel brodo per 8-10 minuti. Un tocco in più per ogni tipo di minestra è tagliuzzarci dentro dell'erba cipollina fresca. In realtà è un ricordo di quand'ero piccola, mio padre mi metteva sempre l'erba cipollina secca nella minestra. Mi ricordo che ne avevamo un barattolo grandissimo e io ogni volta ne mettevo un monte. Quando è finito il barattolo però non l'hanno più ricomprata e questa abitudine è andata un pò in disuso, fino a adesso quando ho seminato l'erba cipollina in un bel vasetto e adesso la posso tagliare direttamente dalla pianta e tagliuzzarla nel piatto!
 Questa minestra è veramente facilissima da fare, non è proprio leggera dato che c'è burro, parmigiano e uova, però è davvero buonissima. Buon appetito!

venerdì 4 giugno 2010

Recipe 12, 13 e 14: Pappardelle with mixed wild mushrooms, Borlotti beans with olive oil and lemon juice, Olive oil and lemon juice dressing


Eccomi qui tornata tra voi, con il mio nuovo stupendo lavoro da Mc Donald, che forse mi permetterà di continuare a studiare senza dovermi preoccupare della rata universitaria stratosferica. Sto continuando a fare le ricette di Jamie ma non ho molto tempo di postarle sul blog dato che per questo mese ci portano a Bologna, con conseguente viaggio estenuante. Insomma, 12 ore fuori casa per esserne pagate solo 4. Fantastico.



Un paio di settimane fa ho fatto le Pappardelle with Mixed Wild Mushrooms (cioè le pappardelle con funghi misti selvatici). In realtà i miei funghi non erano molto selvatici dato che li ho comprati al supermercato… ma in compenso sto diventando la maga delle pappardelle! E questa volta mi sono ricordata di fotografare i vari passaggi per fare la pasta all'uovo, eccoli qui!


Tutto quello che dovete fare per questa ricetta è preparare le pappardelle fresche, friggere i funghi con l’aglio e il peperoncino e mischiare il sugo con le pappardelle. Fatto. Semplice ma veramente ottimo! Ovviamente solo se amate i funghi!

La seconda ricetta è stata Borlotti Beans with Olive Oil and Lemon Juice.


Semplice come le pappardelle. Ma se siete smemorate come me potreste avere dei problemi… dovete mettere a bagno i fagioli la sera prima e fortunatamente il mio caro ragazzo si è ricordato altrimenti avrei dovuto rinunciare ai miei adorati fagioli! Dopo una notte a fare il bagnetto bisogna metterli in una pentolaa con l’aglio, un pomodoro e la salvia, cuocere per circa un’ora, scolare tutto e condire con la terza ricetta, la Olive Oil and Lemon Juice Dressing, che non è altro che succo di limone, olio, sale e pepe mischiati insieme. Difficile. Molto difficile.


Buon appetito! Ah si, mi sono sempre dimenticata di dirvi che tutte le ricette che sto facendo sono prese dal primo libro di Jamie, esattamente questo qua sotto.